
Alcune scarpe contraffatte
Pisa, 4 novembre 2020 - Scoperta un'impresa familiare illecita che vendeva scarpe contraffatte on line importando la merce dalla Cina, facendola recapitare direttamente a casa degli acquirenti dai corrieri della nazione asiatica. Sequestrati oltre 330.000 euro, oscurati 5 profili social su Instagram e Telegram, attivati da padre, figlia, nonna e genero, che sono stati indagati e denunciati: la famiglia di improvvisati imprenditori del falso (non solo scarpe di lusso ma anche capi di abbigliamento) poteva contare su una clientela di oltre 2.500 acquirenti online. Sono stati indagati anche 15 influencer italiani che pubblicizzavano i prodotti sui loro canali. E' questo il risultato dell'operazione "Top-Shoes" condotta dalla Guardia di Finanza di Pisa. I finanzieri del comando provinciale pisano, in collaborazione con il personale del nucleo speciale repressioni frodi tecnologiche, hanno eseguito stamani perquisizioni domiciliari, delegate dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti dei quattro indagati, residenti a Pisa, facenti parte del medesimo nucleo familiare e che, a vario titolo, sono stati denunciati per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti contraffatti. Disposto nei loro confronti anche il sequestro degli oltre 330.000 euro, l'equivalente dei guadagni illeciti degli ultimi due anni, nonché l'oscuramento di 5 profili social utilizzati per commercializzare i prodotti falsi e attirare i clienti.
La fiorente attività era operativa da oltre due anni. Gli indagati si erano organizzati attribuendo compiti e funzioni ad ogni membro della famiglia: il genero, era addetto alle pubbliche relazioni e alla propaganda sui principali social network, come Facebook, Instagram e Telegram; la figlia, si occupava delle ordinazioni dei prodotti falsi dalla Cina e delle spedizioni in varie regioni d'Italia; la nonna, si intestava carte prepagate per l'accredito dei proventi illeciti; il padre, si occupava del loro reimpiego per l'acquisto di ulteriori prodotti falsi. Una vera e propria impresa familiare, il cui oggetto sociale esclusivo era soprattutto la vendita di scarpe di lusso contraffatte delle principali case di moda: Balenciaga, Chanel, Givency, Alexander McQueen, Fendi, Dior, Louis Vuitton, Versace, Nike e Gucci.
L'attività prevedeva anche la collaborazione di 15 giovani influencer, che pubblicizzavano i prodotti sui loro canali, ottenendo 20 euro per ogni cliente procacciato, denaro accreditato direttamente sulle loro postepay. Le indagini delle Fiamme Gialle, svolte attraverso l'analisi del web, il tracciamento del percorso telematico, la ricostruzione dei flussi finanziari e il monitoraggio delle singole spedizioni hanno consentito di ricostruire un giro di affari che, in due anni, è stato quantificato in circa 400mila euro, nonché l'identificazione di oltre 2.500 clienti, che ricevevano la merce direttamente nelle loro case.
L'operazione permetterà di porre un freno alle attività di questa organizzazione di contraffattori che, proprio nel periodo di lockdown, aveva visto aumentare notevolmente il giro di affari, analogamente a quanto avvenuto a tutte le società dedite all'e-commerce.