REDAZIONE PISA

Scieri, fissata l’udienza per il rinvio a giudizio

Giallo della Gamerra: per la prima volta tre indagati compaiono davanti a un giudice che deciderà se dovranno andare a processo

PISA

Il prossimo 17 luglio è una data destinata a restare nella storia di Pisa e d’Italia. Comunque vada. Perché il giallo della Gamerra e la morte di Emanuele Scieri sono un capitolo, doloroso e pieno di ombre da dissipare, della storia del Paese. Siamo agli sgoccioli della leva obbligatoria. Quella "naja" che per decenni aveva creato ansia e timori in generazioni di giovani. Una manciata di mesi dopo la morte del 26enne parà siracusano quell’obbligo verrà tolto per legge. Nei ventuno anni che ci separano dalla giorno in cui Scieri – era il 16 agosto 1999 - fu trovato cadavere, occultato sotto un tavolo, dentro la caserma, si sono susseguite inchieste che non sono mai riuscite a scalfire muri di omertà ed a contestualizzare circostanze tali da ipotizzare delle responsabilità a carico di qualcuno. Oggi però ci sono tre indagati (gli ex caporali Andrea Antico, Luigi Zabara e Alessandro Panella, tutti 41enni) per le quali la procura militare di Roma chiede il rinvio a giudizio. E c’è un gup (tribunale militare di Roma) che ha fissato, in tempi rapidi, l’udienza preliminare.

Un data che la famiglia e gli amici di Scieri attendono dal 1999, e nella quale tre presunti responsabili del fatto rischiano di finire al centro di un processo che cercherà di far luce su uno degli episodi più controversi e complessi degli ultimi sgoccioli del secondo millennio. Oltre ventimila pagine le carte dell’inchiesta, decine e decine le persone sentite, due testimoni ritenuti chiave, accertamenti tecnici e consulenze che si sono aggiunti al vasto materiale già esistente sul caso, conterrebbero – per la procura – il copione della morte di Lele punito, con una violenza dagli esiti mortali (negandogli i soccorsi dopo una caduta dalla torre di asciugatura dei paracadute sulla quale lo avevano costretto a salire), perché trovato al cellulare.

I legali stanno studiando i faldoni in vista dell’udienza. E attendono, anche - cosa che potrebbe accadere prima del 17 luglio – che anche la procura ordinaria di Pisa chiuda le indagini aperte sempre a carico dei tre caporali indagati per omicidio volontario in concorso. In quelle carte ci saranno anche gli esiti della super perizia disposta sulle spoglie di Scieri riesumata la scorsa primavera. Perizia le cui conclusioni (specie sui tempi della morte, se istantanea o dopo lunga agonia), potrebbero rivelarsi decisive.

Carlo Baroni