MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Sciopero della sanità per il 29 novembre, garantiti i servizi minimi

I sindacati puntano il dito contro una Manovra considerata deludente, con risorse insufficienti: chiedono il finanziamento adeguato dei contratti e le assunzioni, criticano la mancata detassazione di una parte della retribuzione e la mancata attuazione della normativa sulla depenalizzazione dell'atto medico e sanitario.

Lo sciopero si terrà il 29 novembre

Lo sciopero si terrà il 29 novembre

Pisa, 22 novembre 2024 -  È stato proclamato uno sciopero generale per l'intera giornata di venerdì 29 novembre 2024 di tutti i settori pubblici e privati indirizzato ai dipendenti del comparto e della dirigenza indetto dai sindacati Cub, Sgb, Sial Cobas, Adl Cobas, Clap, Confederazione Cobas, Cgil e Uil.

L’Azienda si scusa anticipatamente con i propri utenti per eventuali disagi nell’erogazione dei servizi sanitari (esami, ambulatori ecc) e amministrativi (prenotazione esami, accettazione ecc) anche affidati a ditte esterne che si dovessero manifestare a livello sia territoriale che ospedaliero.

Come previsto dalla normativa vigente, saranno comunque garantiti tutti i servizi minimi essenziali previsti per il settore della Sanità e, per quanto riguarda le attività connesse all’assistenza diretta ai degenti, sarà data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili. A tal proposito ricordiamo che i “servizi minimi essenziali” comprendono:

- il Pronto Soccorso e servizi afferenti legati a problematiche non-differibili della salute dei cittadini ricoverati (turni dei reparti) e non. Di conseguenza anche il personale tecnico per la preparazione dei pasti e degli altri servizi di base;

- servizi di assistenza domiciliare;

- attività di prevenzione urgente (alimenti, bevande, etc..);

- vigilanza veterinaria;

- attività di protezione civile;

- attività connesse funzionalità centrali termoidrauliche e impianti tecnologici;

- vari.

La raffica di scioperi messi in campo per chiedere al governo di cambiare marcia sulla Legge di Bilancio. Mercoledì c'è stato il primo sciopero dei sanitari sul tema, dove sono scesi in piazza i medici e i dirigenti sanitari di Anaao Assomed e Cimo-Fesmed e gli infermieri e le altre professioni sanitarie del Nursing Up. A rischio - dicono le sigle - tutti i servizi di assistenza, esami radiografici (50mila), 15mila interventi chirurgici programmati e 100mila visite specialistiche. Garantite le prestazioni d'urgenza. I sindacati puntano il dito contro una Manovra considerata deludente, con risorse insufficienti: chiedono il finanziamento adeguato dei contratti e le assunzioni, criticano la mancata detassazione di una parte della retribuzione e la mancata attuazione della normativa sulla depenalizzazione dell'atto medico e sanitario.