GABRIELE MASIERO
Cronaca

Scontri a Gaza. Le Comunità Ebraiche: "Il rettore aizza l’odio e il boicottaggio"

Di Segni, presidente dell’Ucei contro il vertice universitario "Nessuna tutela degli studenti israeliani, sempre più isolati e impauriti". Il console per la Toscana Carrai rincara: "Di Magnifico ha ben poco".

Scontri a Gaza. Le Comunità Ebraiche: "Il rettore aizza l’odio e il boicottaggio"

Scontri a Gaza. Le Comunità Ebraiche: "Il rettore aizza l’odio e il boicottaggio"

L’Ucei, l’unione delle comunità ebraiche italiane esprime "desolazione per la linea che favorisce unilateralità degli appelli, aizza l’odio e legittima la distorsione e il boicottaggio: non ho letto né sentito sue esplicite prese di posizione sul diritto di Israele a esistere, sulla salvaguardia della scienza e dell’Accademia e sulla tutela degli studenti israeliani, sempre più isolati e impauriti".

Lo afferma la presidente, Noemi Di Segni, in una lettera indirizzata al rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi dopo l’intervento di uno studente italo-palestinese alla cerimonia inaugurale dell’anno accademico che aveva tra l’altro detto che "siamo di fronte a un genocidio in potenza" per i palestinesi. "Libertà di pensiero, ricerca, assembramento, manifestazione - osserva Di Segni - non equivale alla prevaricazione e alla minaccia della sicurezza altrui. Questo purtroppo è quanto è accaduto a Pisa, con l’avallo del rettorato".

Nel mirino della presidente delle comunità ebraiche italiane finisce proprio la linea politica del rettore che, a suo dire, rinnega "quell’impegno per la corretta memoria con le scuse e la lapide posta nel 2018 al centro del cortile de La Sapienza" in occasione della cosiddetta cerimonia delle scuse promossa dall’ateneo quando era rettore Paolo Mancarella per ricordare gli 80 anni dalla firma delle leggi razziali nel 1938 da parte di re Vittorio Emanuele III, avvenuta proprio a Pisa nella Tenuta di san Rossore. ndr). Secondo Di Segni quell’impegno "è venuto meno" ed è stata "una parentesi di 5 anni: troppo pochi rispetto agli 80 passati senza scuse e chissà quando nell’ateneo pisano ritornerà quella lucidità che consentirà di considerarne la ripresa".

"Con la partecipazione di oratori odiatori - conclude la presidente dell’Ucei - con la scelta di tappezzare di verde, rosso e nero le mura e gli slogan, con la seria considerazione del boicottaggio accademico di Israele, c’è davvero poco margine per considerare ancora serio e valido quell’impegno per la memoria". Durissimo anche Marco Carrai, console di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia: "Quando il sottoscritto, ma non solo, ha fatto presente al rettore il desiderio di parlare al Senato Accademico in supporto di una mozione presentata per denotare la paura degli studenti ebrei e israeliani e di alcuni professori nel frequentare l’Università, la risposta anche un po’ scocciata è stata che nessun esterno può parlare al Senato Accademico dell’Università. Quando poi gli ho fatto presente che invece il Senato Accademico, dopo le polemiche scaturite dall’intervento dello studente, aveva fatto un comunicato per dichiarare l’apertura a interventi esterni per approfondire la tematica, il Magnifico Rettore (che di magnifico ha veramente poco) ha risposto: ‘questa è la mia decisione’, con buona pace della democrazia, del ricordo delle leggi razziali e della libertà di pensiero".