Scovata artigiana del falso. Cuciva e vendeva online

La donna, una 67enne della zona del Cuoio, denunciata dalla guardia di finanza. Realizzava borse, cinture e oggetti per la casa e li griffava con marchi del lusso.

Scovata artigiana del falso. Cuciva e vendeva online

Scovata artigiana del falso. Cuciva e vendeva online

di Gabriele Nuti

L’artigiana del falso voleva rimpinguare la pensione con borse, cinture, portachiavi e accessori di arredo per la casa che produceva nel suo laboratorio domestico e che rivendeva sui siti di e-commerce. La donna, una 67enne residente in un Comune della zona del Cuoio, è stata scoperta dalla guardia di finanza di San Miniato e denunciata per contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni e introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.

L’attività delle Fiamme Gialle della compagnia di San Miniato ha preso avvio dopo una attenta

"ricognizione delle principali piattaforme di vendita on line e degli spazi commerciali dei principali social network" dove i militari hanno scovato un sito dove venivano proposti in vendita una serie di accessori per l’abbigliamento e per la casa griffati con i loghi di diversi marchi di lusso. A gestire la pagina web era la sessantasettene di nazionalità italiana che, stando a quanto scoperto dalla guardia di finanza, "aveva creato un laboratorio di produzione in casa, in cui, come pubblicizzato dalla stessa nelle pagine di e-commerce, assemblava stoffe con impressi i loghi di noti brand per creare dei nuovi modelli e rivenderli". Tra gli oggetti falsamente griffati anche vasi e portacandele.

Insomma, l’artigiana creava e apponeva i marchi delle firme più in voga, evidentemente per attrarre l’attenzione degli acquirenti ai quali vendeva a prezzi elevati. Una borsa anche fino a 300 euro. Un modo di fare che è, come spiega il comando provinciale delle Fiamme Gialle, una violazione delle norme penali a contrasto della contraffazione e a tutela dei diritti di proprietà". I finanzieri della compagnia di San Miniato hanno sequestrato nella casa della donna 438 prodotti pronti per essere venduti nei mercati del litorale toscano e ligure, nelle mete turistiche più rinomate come Forte dei Marmi e le Cinque Terre. La merce sequestrata avrebbe fruttato all’artigiana del falso un illecito profitto per oltre 20 mila euro. La contraffazione alimenta da sempre l’evasione fiscale e il lavoro nero e in alcuni casi mette a rischio la salute dei cittadini.