Antonia Casini
Cronaca

La prima elementare a rischio, tutta la frazione si mobilita

Pontasserchio, raccolta firme alla Casa del Popolo: in poche ore sono oltre 100. “Aderiscono non solo le mamme”. Franco Marchetti: “Qui in gioco il futuro della scuola e dei nostri bambini. Serve un piano”

Un momento della raccolta firme attivata alla Casa del popolo di Pontasserchio da sabato

Un momento della raccolta firme attivata alla Casa del popolo di Pontasserchio da sabato

San Giuliano Terme (Pisa), 10 marzo 2025 – La prima elementare a rischio. Pontasserchio fa quadrato e organizza una raccolta firme. Oltre 100 in poche ore. “Ci siamo attivati su input di alcune mamme – spiega Franco Marchetti, portavoce della Casa del popolo di via Veneto – Siamo a fianco dei bambini e delle famiglie. Le scuole si ampliano non si riducono e non può essere un calcolo solo economico a determinare le classi”.

Nei giorni scorsi, sull’argomento era già intervenuto il sindaco di San Giuliano Terme, Sergio Di Maio: “L’istruzione ha un valore fondamentale e territori come quelli del comune di San Giuliano, con un’area molto estesa e distribuita in 21 frazioni, rimangono penalizzati dallo Stato che non tiene di conto questi fattori, comportando il rischio della mancata formazione delle prime. A rischio ci sono le classi prime nei plessi delle “Mameli” di Mezzana e delle “Mazzini” di Pontasserchio. Il primo cittadino, dopo aver sentito alcuni genitori preoccupati e i dirigenti scolastici, “ha attivato un canale con il provveditore agli studi per un incontro sinergico in tempi rapidi, cercando di capire se ci sono margini per recuperare le classi”. “Questo, se messo insieme alla troppo rigida regolamentazione ministeriale, crea una insidiosa combinazione per cui il personale docente, amministrativo e Ata, viene assegnato agli istituti comprensivi solo in funzione dei numeri delle iscrizioni”. Le cifre: a Mezzana sono 14 gli iscritti, un numero ancora insufficiente (ne manca 1), mentre a Pontasserchio sono solo 10 iscritti a fronte di un minimo di 15 necessario per avviare la classe”.

Il calo dei bambini residenti è un problema che interessa tutta la provincia di Pisa. “Sussiste da un po’ di tempo per il calo demografico – racconta Marchetti – e la risposta è il ripensamento dei plessi scolastici con strutture che vengono ridotte o chiuse. Ma è una logica perversa senza che ci sia un piano, un’alternativa. Ogni anno, in generale, viene ridotta l’offerta formativa. Non può prevalere il criterio economico. Non si può depauperare un servizio così importante, ma occorre potenziarlo”. La petizione è semplice. “Quello che ci preoccupa, oltre all’emergenza dell’anno 2025-2026, è la prospettiva. La raccolta è cominciata sabato e proseguirà nei prossimi giorni”.