Il Comune di Pisa ha annunciato che presenterà ricorso al Presidente della Repubblica contro la decisione della Società della Salute (Sds) di respingere l’istanza di annullamento della delibera del consorzio, che prevede un aumento della quota capitaria dei comuni fino a 3 euro per il solo anno 2024, necessario a ripianare un debito di 1,6 milioni di euro accumulato dal consorzio. L’annuncio è stato dato ieri dall’assessora alle politiche sociosanitarie, Giovanna Bonanno, durante il question time richiesto dal consigliere comunale di Diritti in Comune, Ciccio Auletta.
"Le motivazioni di illegittimità della delibera – ha spiegato Bonanno in aula – sono ritenute fondate. Tenuto conto che la delibera, come già evidenziato, contrasta con le norme dello statuto del consorzio e della normativa regionale è nel nostro interesse procedere al deposito del ricorso al Presidente della Repubblica e alla richiesta di sospensione dell’efficacia della delibera stessa".
La tensione tra Comune di Pisa e Società della Salute, già emersa dopo l’annuncio del sindaco Conti di voler uscire dal consorzio, continua e presumibilmente Pisa, quindi, non verserà la quota di circa 270mila euro. A dicembre, il Comune aveva inviato una lettera articolata in cui sottolineava che nella delibera "non sono riportati riferimenti normativi". Inoltre, si evidenziava l’assenza di passaggi nei consigli comunali dei Comuni soci e si denunciavano interventi tardivi per il ripianamento del debito.
La Società della Salute, nei giorni scorsi, ha rigettato l’istanza di annullamento, definendo "del tutto incomprensibili" le ragioni addotte dal Comune. "A fronte di una presunta assenza di richiami a norme di rango primario e a statuto e convenzione – ha affermato Sds –. Inoltre, gli atti fondamentali istitutivi del consorzio non solo sono citati, ma sono stati tutti approvati anche dal consiglio comunale di Pisa".
La decisione di ricorrere al Presidente della Repubblica è stata definita dal consigliere di sinistra radicale Auletta come "di portata epocale". "Una strada di non ritorno che destabilizza ulteriormente la situazione. Non spetta a me decidere se la delibera è legittima o meno – ha detto ieri Auletta in aula – ma spetta agli amministratori garantire i servizi. Da questo punto di vista, il Comune sta sottraendosi alle proprie responsabilità".
Enrico Mattia Del Punta