Per la giornata della salute mentale il Pisa Sporting Club ha presentato una partnership con Serenis, piattaforma digitale per il benessere mentale e centro medico autorizzato. Da oggi per la prima volta una società di calcio si dota di un "Official Mental Health Partner". Le pressioni esterne, il peso delle aspettative e la cultura della competizione spingono molti calciatori a paragonarsi di continuo, a dubitare di sé stessi e a non fermarsi mai, anche quando il corpo e la mente gridano "basta". È come se svolgere un lavoro privilegiato togliesse loro il diritto di stare male, costringendoli a vivere ogni fragilità in silenzio. Ma i calciatori sono innanzitutto delle persone. Riconoscere che possono avere delle difficoltà psicologiche non toglie nulla ai nostri problemi. Anzi: ci ricorda che siamo tutti esseri umani. Questi sono i motivi alla base della partnership tra le due società. "E’ motivo di orgoglio per noi essere capofila di un percorso destinato a cambiare in pochi anni gli scenari del nostro mondo – sottolinea Giuseppe Corrado -, presidente del Pisa Sporting Club – Nel calcio, così come in ogni altro sport, specialmente se a livello agonistico, la gestione dello ‘sforzo’ fisico, oltreché quello mentale, sta diventando sempre più importante per poter raggiungere e conservare nel tempo certi standard; ed è per questo che abbiamo accolto con grande entusiasmo la nascita di questa partnership che senza dubbio aiuterà la crescita dei nostri calciatori, dal punto di vista professionale ma anche soprattutto dal lato umano attraverso un importante ‘lavoro’ su loro stessi".
Il logo di Serenis inoltre sarà presente in qualità di co-sponsor sulle maglie da gioco ufficiali del Club. Grazie a questa innovativa sinergia, i calciatori nerazzurri avranno a disposizione sedute di psicoterapia e coaching con un pool di terapeuti specializzati di Serenis. L’obiettivo è quello di sensibilizzare sul fondamentale contributo del calcio a favore della salute mentale e far luce sull’importanza del benessere mentale degli atleti, al pari di quello fisico, per massimizzare le performance nello sport e nella vita di tutti i giorni. "Oltre al lavoro strettamente calcistico, è necessario creare uno spazio in cui l’atleta riesca a conoscere la propria identità - dichiara Daniele Francescon, cofondatore di Serenis -, le debolezze, le emozioni, i limiti caratteriali e tutti i punti di forza. Tutto questo è possibile anche grazie al supporto di terapeuti esperti e formati in materia".
Michele Bufalino