Segue
dalla prima
Era stato presentato
come la rivoluzione
"in grado di rendere sempre più efficiente il servizio di continuità assistenziale che sostituisce il medico di famiglia nei feriali dalle 20 alle 8 del giorno successivo, nel fine settimana e nelle feste infrasettimanali dalle 10 del prefestivo alle 8 del mattino del primo giorno feriale". Peccato che, per una visita domiciliare a Pontedera nel giorno di Natale, il primo dottore utile lo trovi a Rosignano: in questi giorni di feste e virus, tra Pisa e provincia, non c’è manco uno specializzando disposto a fare il medico di guardia. E se uno si sente troppo male per tranquillizzarsi col consulto via filo al 116117?
E chi è solo o più ansioso? Deve per forza bussare al Pronto soccorso. Cioè proprio là dove ti dicono tutti di non andare se non hai bisogno davvero. Il proverbiale cane-che-si-morde-la-coda se la passa meglio: da Pisa a Monteverdi trova più di un veterinario reperibile h24, festivi inclusi. Tornando tra gli umani, qualcuno si è indignato? A parte la dirigente Asl che ha fatto il ‘post’ e il malcapitato pontederese cui è stato suggerito di guidare con 38 di febbre fino a Rosignano, ha alzato la voce solo il sindaco Pacini da Pomarance: ma lì da lui sono ancor più ’sfigati’. Il medico del paese va in pensione e stan cercando fino in Umbria, Lazio, Campania per trovare, invano, un sostituto. Altri sindaci? Politici vari? Non pervenuti. Alla salute!
Paola Zerboni