Selezione a Biologia per un assegno di ricerca

Bando per titoli e colloquio. Ecco i requisiti per presentare domanda

Selezione a Biologia per un assegno di ricerca

Selezione a Biologia per un assegno di ricerca

È indetta presso il dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, una selezione pubblica, per titoli e colloquio, per l’attribuzione di un assegno di ricerca sul tema del progetto Prin2022 "DY.MI.CR.ON. Dinamica predittiva della contaminazione microbiologica delle acque sotterranee nella zona critica della crosta terrestre e impatto sulla salute umana".

L’assegno di ricerca, della durata di 12 mesi, rinnovabile, è per una collaborazione ad attività di ricerca e per un importo annuo, al lordo delle ritenute previdenziali a carico dell’assegnista ed al netto del contributo previdenziale versato dall’Università, di 19.375 euro, corrisposto in rate mensili. Il responsabile scientifico dell’attività di ricerca è il Prof. Marco Verani. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per le 13, del 12 gennaio 2024, secondo le modalità indicate nel bando. Possono essere destinatari degli assegni i laureati magistrali in possesso di curriculum scientifico professionale idoneo allo svolgimento di attività di ricerca. Il possesso del dottorato di ricerca o, per i settori interessati, del titolo di specializzazione di area medica corredato di una adeguata produzione scientifica costituisce titolo preferenziale ai fini della attribuzione degli assegni. I requisiti per ottenere l’ammissione alla selezione devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande, salvo quanto previsto per il titolo di dottore di ricerca o equivalente e per il titolo di specializzazione di area medica, che possono essere acquisiti entro la data fissata per il colloquio eventuale. L’amministrazione può disporre, in ogni momento, con provvedimento dirigenziale motivato, l’esclusione dei candidati dalla selezione per difetto dei requisiti. Non è richiesta la cittadinanza italiana. Le pubblicazioni devono essere prodotte nella lingua originale; dovranno essere tradotte in una delle seguenti lingue: italiano, francese, inglese, tedesco o spagnolo, solo se l’originale è prodotto in una lingua diversa da quelle già menzionate.

I testi tradotti possono essere presentati in copie dattiloscritte insieme con il testo stampato nella lingua originale accompagnato da una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà con la quale si attesti la conformità del testo tradotto.

Ca.Ve.