ANTONIA CASINI
Cronaca

Il cuore grande di Ibra. Dal Senegal al Meyer per curare un bambino: “Staranno a casa mia”

Tutti uniti per Babacar, meno di due anni: ha una malattia agli occhi. L’appello del presidente dell’Unità migranti Dieng: “Spese coperte. Servirà qualcuno che trasporti la famiglia fino all’ospedale fiorentino”

Il cuore grande di Ibra. Dal Senegal al Meyer per curare un bambino: “Staranno a casa mia”

Pisa, 22 marzo 2025 – Babacar e la sua famiglia arriveranno a Pisa ad aprile (per un primo viaggio) grazie a Ibra. Ibrahima Dieng, il presidente dell’Unità migranti di Pisa e vice della comunità senegalese pisana, ha contattato e preso accordi con l’ospedale Meyer dove il bambino, che non ha neppure due anni, sarà curato. Ha una malattia agli occhi. Il biciclettaio dello storico negozio Papini, dal cuore grande, ha visto la storia del bimbo in tv e su alcuni siti senegalesi e si è subito attivato. “Nel nostro Paese non potevano far niente per lui. Oggi ho ricevuto la notizia che Babacar sarà visitato e preso in carica dai medici del Meyer ed è come se avessi vinto il Superenalotto”, racconta davvero emozionato.

Le spese del viaggio saranno coperte “da un mio connazionale che ora abita a Bergamo – spiega Ibra – l’assicurazione costa poco e il babbo e la mamma, se non troveremo una sistemazione direttamente a Firenze, potranno alloggiare da me”. Il ricovero (per il periodo di maggio-giugno) sarà a carico della Cooperazione sanitaria internazionale della Regione Toscana. Il piccolo ha bisogno di “cure specialistiche” Ma c’è ancora un tassello che manca in questa storia. “Chiediamo a qualche associazione o a privati di poter trasportare questa famiglia da Pisa a Firenze”, racconta Ibra lanciando un appello.

“Ringrazio l’ospedale Meyer, in particolare Maria J. Caldes, ma anche Andrea Grillo di Livorno per avermi messo in contatto con la struttura e Inca Senegal (Vanessa Marchese Dieng) che ha aiutato questi genitori a compilare tutti i fogli necessari”. Come sempre, Ibra, ha attivato più persone realizzando una catena, un grande abbraccio in questo caso, attorno a Babacar. “Ora questo piccolo avrà un grande futuro e noi siamo felicissimi”.

In tutti questi anni, in cui si trova nella nostra città, Ibrahima ha costruito un ponte tra il Senegal e Pisa inviando soprattutto aiuti in ambito sanitario e sostenendo chi ha avuto bisogno. Come Umi, sta raccogliendo materiale, insieme al Cif comunale di Pisa e al patto di Comunità, progetto di rigenerazione urbana, e a un’associazione di Niomrè (Sunu Yitè) materiale scolastico per i bambini e le bambine del Senegal (zaini, computer, lavagne, banchi). L’iniziativa è aperta fino al 30 aprile e tutto il materiale può essere portato al Cif comunale in via Fiorentina 225/A dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19 o allo sportello sociale in via Cattaneo 147, ogni lunedì e martedì dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Info: a [email protected]. Un altro dei tanti progetti di Ibra per la comunità.