Pisa, 13 novembre 2018 - Con la scusa di offrirle un riparo l'avrebbe condotta in un appartamento occupato, alla periferia di Pisa, dove poi l'avrebbe narcotizzata, picchiata e violentata per giorni. È quanto raccontato da una 29enne moldava riuscita infine a chiedere aiuto approfittando di un momento di distrazione del suo aguzzino: la donna avrebbe telefonato e inviato una richiesta di aiuto via whatsapp all'ex fidanzato il quale ha poi allertato il 113.
Gli agenti sono poi riusciti a localizzare il cellulare della vittima e a individuare e arrestare l'uomo che l'avrebbe tenuta prigioniera e sottoposta alle violenze: si tratta di un 54enne macedone senza fissa dimora. Sequestro di persone, violenza sessuale e somministrazione di stupefacenti le accuse contestate allo straniero che ha respinto ogni addebito. La polizia ha trovato il 54enne insieme alla vittima nella zona della stazione ferroviaria: lui la reggeva per un braccio e lei camminava a fatica e si presentava in stato catatonico.
La donna all'inizio non si sarebbe fidata neppure dei poliziotti, temendo ritorsioni. Solo molte ore dopo, ha spiegato il capo della squadra mobile pisana, Rita Sverdigliozzi, "è riuscita ad aprirsi e raccontare tutto".
Una terza persona, un trentenne marocchino, che condivideva l'appartamento occupato con il macedone, è stato denunciato per concorso nel sequestro di persona ma per la polizia è estraneo alle violenze sessuali. L'allarme è scattato sabato sera, ha spiegato Sverdigliozzi, quando l'ex fidanzato della 29enne ha contattato il 113 rivelando la richiesta di aiuto ricevuta dalla donna, in Italia da qualche anno, in passato badante, e poi, dopo aver perso il lavoro, finita a vivere per strada.
"È in questo contesto che ha conosciuto il suo aguzzino". Nell'abitazione dove sarebbero avvenute le violenze, occupata abusivamente, gli agenti hanno trovato droghe e moltissime bottiglie di alcolici.