Sette proposte per contrastare l’aumento della tassa sui rifiuti e promuovere l’economia circolare. È questa l’iniziativa presentata da Una città in comune e Rifondazione Comunista Pisa, che avanzano un piano per ridurre la produzione di rifiuti alla fonte, incentivare il risparmio di materiali, cibo e acqua, e perseguire la strategia "rifiuti zero".
A Pisa, infatti, la Tari si conferma la più costosa d’Italia, con rincari previsti anche per il 2025, quando la cifra complessiva potrebbe arrivare a 39 milioni di euro. In vista del Bilancio 2025, che sarà discusso nel prossimo consiglio comunale, la coalizione della sinistra radicale ha elaborato un pacchetto di sette proposte. Tra le principali idee, il gruppo politico suggerisce di "monitorare e migliorare il sistema di raccolta porta a porta per aumentare la qualità dei rifiuti recuperabili e ridurre quelli indifferenziati". La scelta di abbandonare questo metodo di raccolta viene definita "fallimentare" poiché, spiegano, i costi di smaltimento sono direttamente legati alla quantità e alla qualità dei rifiuti.
Altro punto chiave è l’introduzione della tariffazione puntuale, che prevede il pagamento in base alla quantità e alla tipologia di rifiuti prodotti. "Chi inquina di più, paga di più", sintetizzano. La coalizione propone di incentivare il compostaggio domestico, monitorare il rifiuto prodotto pro capite e applicare sconti sulla Tari per chi riesce a ridurre la quantità di rifiuti generata. Un ulteriore obiettivo è quello di ridurre i costi della tassa, in particolare per le categorie economicamente più fragili e per le associazioni non-profit.
Per promuovere una gestione più sostenibile, Una città in comune e Rifondazione Comunista suggeriscono l’elaborazione di un piano cittadino contro lo spreco alimentare, integrato nel Piano del cibo locale. Tale iniziativa dovrebbe coinvolgere la ristorazione, la grande distribuzione, le mense scolastiche e le piccole attività commerciali. Si punta anche a realizzare programmi di formazione nelle scuole per sensibilizzare sulla riduzione dei rifiuti e a stipulare accordi con grandi enti, operatori economici e supermercati per migliorare la raccolta differenziata e incentivare la vendita di prodotti sfusi.
"Per il nuovo anno – commentano infine Una città in comune e Rifondazione Comunista –, la giunta Conti propone un pesantissimo aumento della Tari. Le aliquote definitive saranno stabilite entro aprile, ma il quadro generale è già chiaro: ci attende una stangata spropositata e ingiustificabile, senza alcuna trasparenza sui costi e senza alcun miglioramento del servizio, né nella raccolta né nello smaltimento dei rifiuti. È una decisione che graverà pesantemente sulle tasche dei cittadini in un momento di crisi sociale sempre più profonda".