REDAZIONE PISA

Seung in silenzio davanti alla giudice "Potrebbe fare di nuovo del male: in carcere"

Disposta la custodia cautelare per il 35enne accusato dell’omicidio di Barbara Capovani: aveva già il divieto di ritorno a Pisa "per il continuo rivolgersi a Procura e questura". I suoi legali: "Scosso e frastornato. Presto per parlare di perizia psichiatrica" .

Seung in silenzio davanti alla giudice "Potrebbe fare di nuovo del male: in carcere"

di Antonia Casini

In silenzio davanti alla giudice per le indagini preliminari Nunzia Castellano. Gianluca Paul Seung, il 35enne accusato di aver aggredito alle spalle e ucciso la dottoressa Barbara Capovani, psichiatra, non "la sua", come si è detto nei primi giorni, ma colei che ha firmato le sue dimissioni, "sì è avvalso della facoltà di non rispondere". Anche i suoi legali parlano poco all’uscita, dopo l’interrogatorio di garanzia. La gip ha disposto la custodia cautelare, per ora, nella casa circondariale Don Bosco di Pisa per il pericolo di reiterazione del reato, ma non ha convalidato il fermo perché non sussisterebbe il rischio di fuga.

L’uomo era stato arrestato tra sabato e domenica nella sua casa a Torre del Lago, dove ha scontato (pena conclusa), anche i domiciliari per una condanna per molestie verso una minore. I suoi difensori, gli avvocati Andrea Pieri e Gabriele Parrini, lo hanno descritto più volte come "scosso e frastornato". Alle domande insistenti dei giornalisti sulla strategia, hanno ribattuto che "è troppo presto. Dobbiamo prendere ancora in esame gli atti che abbiamo cominciato a visionare solo oggi (ieri per chi legge). Una dichiarazione è prematura". Quindi i suoi precedenti. "Gli altri casi fanno parte di valutazioni che verranno compiute a breve, quando avremo un quadro più completo". E sul colloquio con il loro assistito: "Ci abbiamo parlato brevemente ma avremo modo di farlo più a lungo".

Il 35enne, a inizio 2023, aveva ricevuto anche il foglio di via obbligatorio dal questore di Pisa per il continuo rivolgersi a Procura, questura, caserma dei carabinieri e altre istituzioni con denunce varie e farneticazioni. Non sarebbe quindi potuto venire in città per i prossimi tre anni. Ma, per l’accusa (pubblico ministero Lydia Pagnini che coordina le indagini della Squadra mobile) a Pisa arrivò proprio il 21 aprile in treno per poi attendere l’uscita della responsabile del reparto Spdc (Servizio psichiatrico di diagnosi e cura). Aveva portato un cambio nello zaino, zainetto non rinvenuto come anche l’arma. Vestito di nero con cappello e mascherina (ritrovata della stessa marca nella sua abitazione), indossava un paio di scarpe rosse immortalate dalle telecamere, poi cambiate. Così, come era stata vista, attraverso le immagini della videosorveglianza, una fasciatura agli arti. Nell’alloggio di Torre del Lago gli investigatori hanno rinvenuto anche vestiti che avrebbe indossato quel giorno. Ma Seung sarebbe stato riconosciuto, sia quel venerdì, sia il giorno precedente quando andò al riparto chiedendo della dottoressa, "a volte mi visita", aveva detto al personale, attraverso gli occhi e il suo sguardo.

Poi l’aggressione alle spalle, mentre la donna era chinata sulla bici con più colpi di spranga alla testa e al volto e la fuga, hanno ricostruito gli agenti che stanno anche cercando di capire i momenti e i giorni precedenti. Che cosa avrebbe fatto scattare dopo tanto tempo dal suo ricovero a Pisa (nel 2019) quella violenza? La dottoressa Capovani era diventata nel frattempo la responsabile del reparto, dopo il pensionamento del dottor Alfredo Sbrana, nel 2021.

Il giovane, per il momento, ma potrebbe essere trasferito, resta nel centro clinico della casa circondariale Don Bosco per motivi di sicurezza.