ANTONIA CASINI
Cronaca

Omicidio Barbara Capovani, Seung ci ripensa: “Voglio parlare”. Mistero sulle sue parole in aula

"Potrebbe esserci anche un colpo di scena. Una confessione? Oppure dirà che è innocente". Ma c’è anche chi sostiene che si ricrederà all’ultimo minuto e non parteciperà al processo

Gianluca Paul Seung, 35 anni

Gianluca Paul Seung, 35 anni

Pisa, 19 giugno 2024 – “Voglio parlare". Gianluca Paul Seung, il 36enne di Torre del Lago accusato di aver massacrato e ucciso la dottoressa Barbara Capovani, responsabile dell’Spdc di Pisa, la psichiatria territoriale, ha chiesto di poter essere ascoltato. La sua audizione era prevista a maggio, ma non si è presentato in aula. Poi, però, sembra che abbia cambiato idea e abbia chiesto quindi di poter riferire sull’argomento del processo, ora può rendere solo spontanee dichiarazioni. Oggi dovrebbe essere portato dal carcere di Livorno, dove è detenuto con l’accusa di omicidio, in Tribunale a Pisa. Dovrebbe parlare davanti alla Corte d’assise (Zucconi presidente, Vatrano a latere), il condizionale è d’obbligo, e poi lasciare l’aula.

Tante le incognite, a partire, appunto, dalla sua presenza, anche altre volte ha rinunciato all’ultimo momento. Che cosa dirà? I suoi legali, gli avvocati Gabriele Parrini e Andrea Pieri, che lo hanno incontrato in questi giorni, ribadiscono la sua "imprevedibilità". Potrebbero esserci anche colpi di scena: una confessione? Non si sa neppure se parlerà a braccio o leggerà, o entrambe le cose. In carcere, quel che è certo, è che ha sempre scritto molto. Ha già fatto pervenire ai giudici togati e popolari una sua memoria di 18 pagine. "Tutto può accade re", ribadisce chi lo conosce. Anche che si dichiari innocente.

Nell’udienza di oggi previsti poi i testi a difesa, un altro detenuto conosciuto in carcere a Livorno e il professor Pietro Pietrini che l’ultima volta non ha potuto partecipare per un legittimo impedimento. Seung è stato sottoposto a più perizie, ma solo il professore lo aveva dichiarato incapace di intendere e volere. "E’ la sola perizia che conclude in questo senso – aveva ricostruito in aula il professor Rolando Paterniti, che ha diretto l’Uo di Psichiatria Forense e Criminologia Clinica a Careggi, consulente della sostituta procuratrice Lydia Pagnini – le altre lo hanno dichiarato capace". "I colleghi Antonella Armani, Mauro Mauri, Gabriele Rocca e Ariatti e Ferracuti", aveva aggiunto l’ex primario del reparto di psichiatria dell’ospedale Versilia, Mario Di Fiorino, oggi in pensione, hanno concluso per la capacità". La Corte ha accordato un’integrazione della perizia già effettuata e non una nuova. Era stata la difesa a chiedere, alla luce, anche qui, della nuova disponibilità del loro assistito a farsi visitare, almeno un aggiornamento. Alla nuova consulente di parte, la dottoressa Maria Tiziana Neri, con studio a Firenze, il 36enne ha espresso la volontà di farsi visitare, in passato si era rifiutato per due volte.

Ci sarà poi un’altra udienza, il 17 luglio, prima del feriato.