di Antonia Casini
Una trentina di pagine e la conclusione che, relativamente al fatto di cui è accusato a Massa, a Gianluca Paul Seung è stata riconosciuta la "seminfermità mentale e", dunque, "una capacità parziale". La nuova perizia del professor Maurizio Balestrino, neurologo, è stata effettuata nel carcere di Livorno, disposta dal giudice del tribunale massese. Qui il 37enne, condannato per aver ucciso la dottoressa Barbara Capovani nel 2023, ha un procedimento per lesioni a una guardia giurata. Il suo legale, l’avvocato Andrea Pieri, aveva chiesto che il suo assistito fosse nuovamente valutato alla luce delle dichiarazioni per un fatto analogo accaduto a Lucca dove è stato giudicato incapace di intendere e volere sulla base di una precedente perizia di Pietro Pietrini, professore di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare, già direttore della Scuola IMT Alti Studi Lucca. Il professor Mauro Mauri, che era stato sentito durante un’udienza passata, aveva eseguito una perizia solo sulle carte e in fase di indagine dichiarandolo capace: Seung si era infatti rifiutato di sottoporsi alla visita e alla valutazione, acconsentendo però a essere periziato in un secondo momento. Il giudice ha quindi ammesso la nuova periza e i risultati sono stati depositati da poco.
L’accusa a Massa. Il giovane, era agosto del 2022, era entrato in tribunale per andare in procura e depositare una delle sue tante querele, nonostante gli avessero detto all’ingresso che era finito l’orario di apertura al pubblico. Una volta dentro, era stato quindi raggiunto da una guardia che lo aveva invitato ad uscire. Il vigilante, sentito in aula, ha raccontato di aver bloccato l’uomo e di aver ricevuto un pugno. Seung ha riferito che sarebbe stato spinto, atterrato e fermato. Da terra aveva colpito la guardia che lo aveva bloccato di nuovo. "Mi impediva di respirare, ho reagito: ho cercato di liberarmi". Nel video si vedrebbe che Seung si volta e sputa, il vigilante lo afferra e lo blocca, poi la mano sul volto.
Nella nuova perizia si cita anche l’ultima eseguita proprio nel corso del processo per il delitto della psichiatra, in questo caso è stato dichiarato capace. E a ottobre la Corte d’assise di Pisa lo ha condannato all’ergastolo. L’uomo, originario di Torre del Lago, ha confessato l’omicidio. Era il 21 aprile del 2023 quando - lo ha raccontato lui stesso in aula in spontanee dichiarazioni - andò al Santa Chiara con l’intento di "sfregiare" la psichiatra. Poi, però - secondo quanto ricostruito dall’imputato - la presenza e le urla della signora addetta alle pulizie lo ’distrassero’ e lui "colpì più forte".