
Una serata di sfilate di moda di abiti da sposa anni ‘60, riflessioni in vernacolo e scenette teatrali comiche:...
Una serata di sfilate di moda di abiti da sposa anni ‘60, riflessioni in vernacolo e scenette teatrali comiche: in tre parole "Bianco e Blu". È questo il titolo della serata di intrattenimento e cultura pisana di beneficenza andata in scena sabato scorso sul palco del Teatro Valgraziosa di Calci. L’evento, nato dall’idea di una ex docente della scuola primaria Silvana Antonelli insieme a tre ex colleghe e dai membri della società Autismo, è stato accolto con grande entusiasmo da circa 260 persone presenti e ha permesso di raccogliere oltre 2mila euro per l’associazione Autismo Pisa, Valdicecina e Valdera. "Durante la mia attività di insegnante nelle scuole primarie ho vissuto in prima persona - dice Silvana Antonelli - i disagi, le problematiche, le difficoltà collegate allo spettro autistico e alla disabilità in generale. Oggi nonostante la pensione questo vissuto è rimasto dentro di me e ho deciso di impegnarmi per aiutare l’associazione Autismo Pisa. In un gioco di tonalità ho voluto unire il bianco, colore degli abiti da sposa, della purezza e della speranza, al blu che simboleggia l’autismo. Ed è nata così la serata". Il clou dello spettacolo è stata una sfilata di abiti da sposa degli anni ‘50, ‘60, ‘70 a opera di giovani modelle, allieve di una scuola di ballo locale, ma anche amiche e conoscenti.
Ma la serata non è stata soltanto arricchita dalle creazioni della moda retrò: c’è stato spazio anche per la comicità tutta ‘made in Pisa’. Protagonista è stata Maddalena Biondi Terrosi, 92enne maestra di scuola in pensione e autrice di libri, che ha voluto deliziare i presenti del Teatro Valgraziosa con riflessioni in vernacolo pisano a tema matrimonio. Ma non solo, perché prima di abbassare definitivamente il sipario sulla serata c’è stato modo di apprezzare tre scenette comiche della pisanissima ‘ompagnia del Trebbio di Zambra, che hanno rallegrato i presenti e accompagnati alla conclusione dello spettacolo. La serata, nella sua allegria e divertimento, è stata anche un modo per far riflettere i numerosi spettatori sui problemi e sulle difficoltà che le persone con spettro autistico incontrano crescendo, soprattutto quando la famiglia non ci sarà più a guidare i loro passi.
Mar.Fer.