di Saverio Bargagna
"Una ’bischerata’. Scusate". Ma ai tempi dei social le scuse non fermano la catena di condivisioni di una storia Instagram che ha fatto scoppiare una nuova e rovente polemica sul già disgraziato Palio delle Repubbliche Marinare. L’ennesimo ultimo posto rimediato da Pisa sabato scorso a Venezia non era andato particolarmente giù agli appassionati. Figurarsi il finimondo quando inizia a circolare sui social la fotografia di uno degli atleti del galeone rosso, per l’esattezza il giovane Giulio Francalacci di Limite sull’Arno (Firenze), che ritrae il ragazzo in bella posa con in mano il pass delle Repubbliche Marinare accompagnato da una scritta su Pisa più propria dei muri imbrattati di Livorno che di un atleta che gareggia per la squadra rossocrociata. Uno scatto, per altro, che immortala Francalacci con altri due membri dell’equipaggio risultati estranei alla vicenda. "Ho visto il post prima dell’inizio della gara – spiega il direttore sportivo Tommaso Antoni –, e ho fatto subito rimuovere la storia". "Gli altri due atleti – precisa Antoni – erano completamente ignari. La foto è stata modificata da Francalacci prima di essere pubblicata. Una volta rimosso lo scatto ho chiesto al mio atleta di dare il massimo in gara".
"E così ho fatto – garantisce il diretto interessato –. E’ stata una goliardata. Una enorme ’bischerata’, non saprei come definirla altrimenti. Chiedo scusa a tutti i pisani. Non volevo offendere nessuno". E poi aggiunge: "Il mio profilo è aperto a pochissime persone, ma qualcuno ha preso la fotografia e l’ha fatta girare ad arte per screditarmi. Ribadisco: io ho fatto una bischerata e sono dispiaciuto, ma c’è chi lucra su questa goliardata per motivi personali". Intanto sui social c’è chi parla di ‘tradimento’ e chi invece si lascia andare a insulti. "Da quattro anni – continua Francalacci – salgo sul galeone rosso con passione. Nel 2017 abbiamo sfiorato la vittoria e ho sempre e sempre darò il massimo. A Venezia, appena sceso dalla barca, mi sono riunito con lo staff per cercare di capire che cosa avevamo sbagliato e come migliorarci immediatamente per il prossimo futuro. Ripeto, voglio bene a questa squadra e certo non volevo offendere nessuno".
Il direttore Antoni chiosa: "Siamo rimasti meravigliati. Ma si è trattato di un’iniziativa puramente personale rimasta online solo pochi minuti". Quanto basta per essere copiata e inoltrata. Mettiamola così, nell’anno mille – quando Pisa davvero dominava sui mari – questi problemi non esistevano...