REDAZIONE PISA

Sgomberata la Mattonaia. E messi di nuovo i lucchetti

All’interno c’era un uomo italiano che è stato allontanato dall’immobile. Una ditta ha chiuso il passaggio. L’operazione ieri mattina prima delle 8.

Sgomberata la Mattonaia. E messi di nuovo i lucchetti

La stima per la vendita nel 2016 era di quasi 3 milioni di euro: a fine anno scorso era di un milione e 971.000‬ euro per una superficie utile lorda di 1.757,25 metri quadrati. Ieri il nuovo sgombero e la messa in sicurezza della parte esterna. All’interno della Mattonaia è stato trovato un italiano, poi allontanato. Operazione in mattinata della polizia municipale nel complesso architettonico di proprietà comunale che si trova nel quartiere San Francesco alle spalle della Chiesa di San Michele in Borgo, tra vicolo Vernagalli, via Degli Orafi e via Sant’Orsola. E’ costituito da tre corpi a tre piani. Ha una posizione centralissima in città. La Mattonaia è il risultato della riqualificazione e ristrutturazione di un isolato parzialmente distrutto durante la Seconda Guerra mondiale, che comprende anche resti medievali del XIII secolo e parte della chiesa di San Michele in Borgo, oltre a edifici di nuova costruzione, secondo un progetto realizzato dall’architetto pisano Massimo Carmassi che ha iniziato a interessarsi a questo stabile molti anni fa.

Purtroppo, come si vede anche nella foto scattata ieri mattina, è stata presa di mira dai vandali, imbrattata con graffiti e occupata più volte.

I lavori di riqualificazione destinati alla realizzazione di case non furono mai terminati (1985-2002) per vari problemi. E l’edificio è stato più volte occupato. Ieri mattina l’ennesimo sgombero con la polizia municipale. Gli operai di una ditta, incaricata dal Comune di Pisa, hanno chiuso il passaggio e messo il lucchetto all’ingresso.

La struttura pisana è stata più volte al centro del dibattito politico.

Il gruppo consiliare Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare con Ciccio Auletta aveva chiesto di lasciare questo spazio per l’emergenza abitativa. "Piuttosto che svendere luoghi come la Mattonaia, abbiamo proposto che siano riutilizzati a fini abitativi, individuando al contempo altri immobili pubblici inutilizzati, compatibili con finalità residenziali, per poter agire sul bisogno della casa senza ipotizzare ulteriori consumi di suolo e riutilizzando in tempi rapidi il patrimonio dismesso, evitando la sua alienazione a privati", ha dichiarto Auletta.

Una storia ancora lunga e tormentata.

An. Cas.