Società della Salute, allarme rosso: "Perde da 700mila a 1,4 milioni . A rischio i servizi per l’area pisana"

La denuncia di Auletta (Diritti in Comune) dopo l’audizione dei vertici Sds in seconda commissione "Il Comune si oppone all’aumento di quota pro capite: "Con questo assetto non si può fare programmazione".

Società della Salute, allarme rosso: "Perde da 700mila a 1,4 milioni . A rischio i servizi per l’area pisana"

Società della Salute, allarme rosso: "Perde da 700mila a 1,4 milioni . A rischio i servizi per l’area pisana"

"Dai 700mila euro ad un milione e 400 mila euro, è questa la perdita previsionale del bilancio della Società della Salute. Per mantenere i servizi nel 2024, il Comune dovrebbe dare 34 euro per abitante invece ne sborsa solo 30 e nessuno attinge al fondo povertà di 400mila euro segno questo di inefficienza gestionale da parte della Sds". La denuncia parte da Francesco Auletta, consigliere comunale di una città in comune. "Queste cifre – continua Auletta – sono secondo quanto riferito dalla direttrice della Sds nella seduta della seconda commissione consiliare che si è svolta su nostra richiesta dopo che nei mesi scorsi avevamo denunciato questa situazione di emergenza". La quota versata dal Comune di Pisa e da tutti gli altri comuni del pisano da San Giuliano Terme a Vecchiano "è tra le più besse in Toscana, si parla di 30 euro quando dovrebbero essere versati 34 euro. Ma sappiamo già che a patto di una revisione di bilancio, non verranno erogati": continua il consigliere. Sono aumentati anche i costi delle strutture residenziali per minori che, come attesta la Direzione della Sds non sono costi preventivabili perché spesso gli inserimenti sono disposti dai Tribunali. E poi ci sono altre spese, come quelle per le strutture per i disabili, tutte relative a servizi fondamentali che dovrebbero essere garantite apriori dai comuni, ma non a Pisa perché i diritti non sono compatibili col bilancio.

"Questo è avvenuto perché per anni i Comuni della zona hanno previsto una quota capitaria - la quota per abitante versata alla Sds per il finanziamento dei servizi sociosanitari - tra le più basse sul territorio regionale. La cosa gravissima è che il Comune di Pisa, al pari degli altri comuni, come dichiarato esplicitamente ieri dalla assessora Bonanno, si oppone a questo aumento mettendo a rischio così anche per il 2024 il mantenimento dei servizi". Oltre alla voragine del dislivello tra i bisogni della popolazione e l’esiguità delle risorse è venuto alla luce un altro problema. "Con l’assetto attuale, la Società della Salute non è in grado di fare la programmazione, allocando e ottimizzando le risorse. Un esempio è dato dal fatto che, in base a quanto riferito dalla stessa Direttrice, negli ultimi due anni la Sds non ha speso le centinaia di migliaia di euro , circa 400 mila per il 2022 e altrettanto per il 2023 del Fondo ministeriale povertà. Un fatto di cui il presidente della Sds e tutti i Comuni devono rispondere alle cittadine e cittadini E’ importante infatti, che la comunità sappia che al di là della propaganda del welfare della carità, il rischio concreto è che si tolgano diritti dando il colpo di grazia al già fragile servizio pubblico. Da qui le nostre proposte per rimettere al centro i diritti finanziando adeguatamente i servizi fondamentali per la dignità di tutte e tutti".

Carlo Venturini