
Una Città in Comune e Rifondazione lanciano la delibera-alternativa .
"Che sia chiaro: il Comune fino a tutto il 2025 è membro effettivo della Sds. Per ora c’è da parte del sindaco solo propaganda e la sua assenza dai tavoli e dalle riunioni da almeno quattro mesi". Francesco Auletta e Daniele Iannello rispettivamente di Una Città in Comune e Rifondazione comunista, sono concordi nel dire che: "Il Comune non ha ancora presentato uno straccio di atto formale come la ricognizione dei servizi, dei loro costi, degli immobili da cui si evinca la necessità di uscire dalla realtà consortile della Sds che per noi è l’unica formula che garantisce assistenza sociale e sanitaria. Ne è prova che ha stanziato 40mila euro per incaricare un soggetto terzo per fare la ricognizione dei costi senza ancora trovarlo, così come mancano gli accodi formali con Asl e con la stessa Sds". Di tutta la vicenda di cui ormai si parla da un paio di anni, ciò che è certo è che "Dal primo luglio, si prevede la chiusura delle gare da parte di SDS del "Progetto Homeless struttura diurna/notturna per persone senza fissa dimora, del "Progetto Oltre il muro" struttura diurna/notturna per persone detenute ed ex-detenute; del "Progetto Binario Zero", la cessazione del finanziamento all’ambulatorio Villani e il taglio di 30 mila euro per i contributi agli utenti in condizioni di indigenza (anziani, disabili, povertà e minori".
Intanto Auletta e Iannello presentano "una delibera, una alternativa chiara e definita al non-progetto della Giunta Conti. Il primo passaggio indicato nella proposta è quello di definire ed approvare un piano di riequilibrio che metta in sicurezza per il passato, con bilanci anche analitici voce per voce e con l’aumento procapite della quota consortile arrivando ai 34 euro. Chiediamo con forza che questa nostra prposta venga rapidamente calendarizzata dalla conferenza dei capigruppo così da discuterla in consiglio comunale, senza ritardi o peggio ancora atteggiamenti ostruzionistici".
Carlo Venturini