
di Gabriele Masiero
E’ il sogno di tutti i bambini. Andare sulla luna e, prima o poi, anche su Marte. E ieri gli alunni delle quinte A e B della scuola elementare ’Zerboglio’ e della quinta ’Sauro’, accompagnati dalle loro insegnanti, quel sogno lo hanno accarezzato davvero. Ci sono entrati dentro, hanno respirato un po’ l’aria e la vita degli astronauti. Non per fare una ricerca, ma dialogando con un cosmonauta vero. In carne ed ossa. Ascoltando aneddoti, racconti ed esperienze del colonnello Walter Villadei, uno degli otto astronauti italiani e il primo ad avere interamente seguito l’iter come cosmonauta, qualificandosi presso il "Yuri Gagarin State Research & Test Cosmonaut Training Centre" di Star City, dove ha acquisito abilitazioni come ingegnere di bordocopilota della Soyuz-MS, all’uso avanzato dei sistemi per attività extra-veicolari con i sistemi Orlan e dei sistemi di bordo del segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale. Da settembre dello scorso anno è in addestramento presso la Nasa per poter lavorare anche con i sistemi americani. AstroWalter ha incontrato i bambini nell’aula magna della scuola media "Fucini", a San Giusto, accompagnato dal comandante della 46a Brigata Aerea, Giuseppe Addesa. All’incontro, promosso dalle insegnanti Silvia Paganelli, Antonella Marazia ed Elena Diana, era presente anche il dirigente scolastico Alessandro Bonsignori. "Quanti di voi vorrebbero andare nello spazio?". Ha chiesto Villadei agli alunni ed è stato un diluvio di alzate di mano. La magia del volo, l’emozione del viaggio e della scoperta. "Eppure - ha aggiunto l’astronauta - alla base di tutto questo c’è soprattutto lo studio, l’apprendimento. Nella vita potete fare qualunque cosa, ma per farla bene dovrete essere bravi. E per questo dovete studiare. Senza l’apprendimento, non c’è possibilità di crescita. Nella vita e nello spazio".
Villadei ha poi descritto le principali attività addestrative cui si sottopongono gli astronauti e il funzionamento delle stazioni spaziali, proiettando foto di azioni quotidiane svolte in assenza di gravità. "L’evento - ha concluso Silvia Paganelli - arriva a conclusione di un percorso scientifico avviato negli anni scorsi, relativo alla conoscenza dei viaggi nello spazio, in collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana. Ieri i nostri ragazzi hanno incontrato la realizzazione di un sogno, quello del volo, che affascina l’ uomo da sempre. Volo in cielo, per la 46a Brigata Aerea, a e nello spazio, per Villadei. Un sogno che diventa concreto, realizzabile attraverso lo studio e l’impegno. La nostra visione della scuola è proprio questa: offrire a tutti gli strumenti giusti per... spiccare il volo".