Ritardi per i bollettini della Ztl. Le famiglie col fiato sospeso perché la scadenza è alle porte. L’informativa circa le modalità di rinnovo della Ztl-Zsc, è arrivata per email da Pisamo nel pomeriggio del 31 dicembre e molti residenti (quindi non ditte, commercianti) hanno cliccato al link inserito nella mail di Pisamo, per chiedere l’invio per email del bollettino postale con cui pagare il rinnovo. L’importo infatti non è uguale a quello precedente. Da Pisamo, ossia da [email protected], arriva una risposta che recita testuale: "Grazie per la tua e-mail. Il bollettino di pagamento ti sarà inviato tramite e-mail".
Un nostro lettore ci manda lo screen shot della sua casella posta elettronica e la risposta di invio del bollettino via mail da parte di Pisamo, è del 3 gennaio. "Ad oggi, 18 gennaio non è arrivato nulla, né il bollettino né altra comunicazione": ci dice. Stessa cosa ad un’altra nostra lettrice (mail inviata il 4 gennaio) stessa procedura e stesso mancato invio del bollettino. Le alternative al bollettino sono quelle buone per i millenials ma i boomers (ultra settantenni) sono la maggioranza della cittadinanza residente e dotata di autoveicolo. Gli oltre 50mila studenti si muovono diversamente. Traduzione: gli anziani hanno gravi difficoltà (se non dotati di un nipote) ad accedere ai portali con spid e carta d’identità elettronica. Ed intanto il tempo corre: la scadenza è il 31 gennaio (si prevede una proroga?).
Le famiglie, peraltro, dovrebbero sapere almeno quanto pagare ed avere la semplicità nel pagare una cifra che deve essere conosciuta con congruo preavviso per programmare le altre incombenze del mese terribile di gennaio. Già l’invio del bollettino per email suppone che si abbia una certa dimestichezza col web e comunque nel bollettino c’è il "qr" che può essere semplicemente mostrato ad un Tabacchi. Il cartaceo è sparito. Quindi chi non ha internet è tagliato fuori a meno che non legga tutti i giorni i giornali dove la Nazione il 7 gennaio, dette amplio respiro a scadenze, modalità di rinnovo e poi anche della nuova piattaforma che essendo stata varata il 2 gennaio, ha, in maniera fisiologica, anch’essa svariati problemi.
"La transizione digitale – risponde Andrea Bottone, amministratore unico di Pisamo – è un processo che, ormai da anni, riguarda la quasi totalità dei settori della vita. L’aggiornamento del sistema gestionale di Pisamo è nato proprio dalla necessità di rendere sempre più autonomi i cittadini nella gestione della propria pagina personale, dall’anagrafica ai pagamenti. Assieme all’avvio dei nuovi regolamenti ZTL e ZSC, tutto questo sta consentendo ai nostri uffici di aggiornare l’anagrafica, anche laddove appunto non completa di riferimenti quali l’indirizzo email degli utenti". "Alle persone che usufruiscono dei servizi Pisamo – aggiunge ancora Bottone – ma non raggiungibili per email sono state inviate le raccomandate per informare dei cambiamenti in atto. Ricordiamo altresì che nei mesi scorsi è stata effettuata una campagna ad hoc di volantinaggio per raggiungere la più ampia porzione di cittadinanza. Il front office di Pisamo resta a disposizione dell’utenza per qualunque chiarimento e/o agevolazione nelle procedure, comprese ovviamente le fasce con minore possibilità di accesso al mondo digitale".