Sotto la Torre il Dante di Toni Servillo: "Opportunità artistica straordinaria"

Stasera l’evento dell’Opera primaziale pisana in Piazza dei MIracoli per gli 850 anni della "meraviglia d’Italia"

Sotto la Torre il Dante di Toni Servillo: "Opportunità artistica straordinaria"

Sotto la Torre il Dante di Toni Servillo: "Opportunità artistica straordinaria"

di Gabriele Masiero

Musei e monumenti aperti gratuitamente dalle 20.30 a mezzanotte e la presenza iconica di Toni Servillo per celebrare gli 850 anni della Torre di Pisa. È un evento unico nel suo genere quello che andrà in scena stasera in piazza dei Miracoli quando l’attore sarà protagonista, dalle 21.30, de Le voci di Dante nell’elaborazione drammaturgica di Giuseppe Montesano, un appuntamento organizzato dall’Opera primaziale pisana. Per motivi di sicurezza, è necessario prenotare le visite tramite il sito www.impegnoefuturo.it per i monumenti (Camposanto e Battistero) e i musei (Museo delle Sinopie e Museo dell’Opera del Duomo).

La Cattedrale invece sarà a ingresso libero contingentato, senza necessità di prenotazione. Le visite guidate, della durata di 30 minuti ciascuna, saranno disponibili con un biglietto gratuito tramite il portale Eventbrite.

"Mi è parsa - ha spiegato Servillo - un’opportunità artistica da non lasciarsi sfuggire quella di riproporre Dante nel contesto delle celebrazioni di un monumento e di una piazza che sono fra le meraviglie d’Italia. Dante aveva rivolto il suo sguardo a tutto il mondo allora conosciuto: dalla Germania alla Spagna, dall’Anglia alla Boemia, dall’Africa all’Atlantico con l’intento di unire l’occidente all’oriente, la Grecia e Roma, Averroè e Tommaso, Aristotele e Costantino, poesia araba e latina, nel sogno di un’unità dei saperi e dei popoli".

Secondo l’attore, "Dante è diventato una guida preziosa per grandi poeti quali Thomas Stearns Eliot, Ezra Pound, Jorge Luis Borges, Josip Mandestan, e per il loro sogno di una nuova civiltà europea al di là delle singole nazioni". Per questo, ha concluso Servillo, "è straordinario che dalla piazza dei Miracoli di Pisa, attraverso la lingua italiana che fu quella di Dante e oggi è la nostra, possa risuonare ancora una voce per chiunque libertà va cercando che è sì cara: Dante è un nostro contemporaneo".

La piazza dei Miracoli come luogo di libertà è un concetto che sposa a pieno anche il presidente dell’Opera primaziale pisana, Andrea Maestrelli: "È qui che arrivano turisti da ogni parte del mondo per usufruire, stasera anche gratuitamente, per visitare monumenti e musei in base alle esperienze che hanno scelto di fare. È un luogo di incontro che noi intendiamo rendere sempre più accessibile a tutti perché se è un diritto di tutti quello di viverlo a pieno, è un dovere dell’Opera renderlo tale. Stasera mi aspetto una grandissima partecipazione di pubblico per assistere allo spettacolo di Servillo che è una meraviglia nella meraviglia".