ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Spari in alto a Campo: "Tragedia evitata grazie ai ragazzi"

Dal circolo Arci: "Dialogo coi giovani: il nostro impegno cresce"

Le indagini sono state dei carabinieri che hanno preso il 44enne (. foto archivio

Le indagini sono state dei carabinieri che hanno preso il 44enne (. foto archivio

"Nonostante sia accaduto a circolo chiuso, quanto successo ci tocca nel profondo. Un fatto grave, che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia se i ragazzi coinvolti non avessero dimostrato un notevole sangue freddo". Inizia così la lunga riflessione del direttivo della Casa del Popolo di Campo dopo l’episodio avvenuto nella notte di sabato 22, quando un 44enne del posto ha esploso un colpo di fucile in aria al termine di un diverbio con un gruppo di giovani che stavano festeggiando un compleanno all’esterno del circolo, già chiuso a quell’ora.

"Campo è una realtà tranquilla – proseguono dalla Casa del Popolo – dove ancora ci si conosce un po’ tutti. Per alcuni è poco più di un paese dormitorio, ma ci sono persone attive che si impegnano per mantenere vive le tradizioni, preservare i luoghi di aggregazione e creare occasioni di incontro. Pensiamo alla Parrocchia di don Luca, con il suo gruppo giovani che organizza i campi estivi e una settimana di iniziative per la Madonna del Carmine; a Marco, istruttore cinofilo, che cura gli spazi dei laghetti e del campo sportivo; e anche al nostro circolo, che svolge attività a beneficio della comunità".

"Quanto accaduto ci porta a riflettere sul nostro ruolo – continua la nota – , ma rappresenta anche una fonte di grande dolore. È difficile non sottovalutare i segnali, ma al tempo stesso è lacerante chiedersi cosa sia possibile fare per restare fedeli ai nostri valori di inclusività, cercando di correggere al contempo comportamenti dannosi e pericolosi".

"Il circolo non è un bar – conclude il direttivo – e si fa carico di accogliere tutti. Da questo episodio usciamo feriti. Pur sapendo di non avere responsabilità dirette, siamo coscienti che quanto accaduto possa rafforzare il pensiero di chi ritiene che i circoli siano luoghi frequentati da persone ai margini, e che magari proprio per questo, oltre che per motivi politico-ideologici, ne restano alla larga. Allo stesso tempo, però, questo evento ci sprona a impegnarci ancora di più per dialogare con i giovani e rafforzare il nostro ruolo di spazio di aggregazione".