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Spedizioni di armi su voli decollati da Pisa. Divampa la polemica

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Due spedizioni di materiale segreto destinato all’Ucraina nell’ambito degli aiuti internazionali agitano la politica. I due Antonov bianchi decollati sabato dal Galilei (come riportato domenica da La Nazione) sarebbero stati carichi di materiale bellico. L’Unione sindacale di base ha perfino denunciato che alcuni lavoratori civili del cargo village scoperta la vera natura del carico avrebbero interrotto le operazioni di carico rifiutandosi di proseguire il lavoro. E sul caso divampa la polemica politica. Il M5S, con le consigliere regionali Irene Galletti e Silvia Noferi, preannuncia un’interrogazione chiedendo al presidente regionale Eugenio Giani "se ne fosse a conoscenza e che giudizio esprime al riguardo, anche alla luce del complesso scenario internazionale attuale e dei tentativi, finora falliti, di de-escalation del conflitto". Più dura la presa di posizione della sinistra radicale. L’Usb annuncia infatti per il il 19 marzo, alle 15, una manifestazione davanti all’aeroporto "Galilei", da dove un corteo raggiungerà il vicino scalo militare "per ribadire il no alla guerra e il no all’invio di armi dall’Italia" e Rifondazione comunista chiede spiegazioni al Governo.

In serata da Roma la precisazione del Covi-Comando operativo di vertice interforze per precisare "che non si è registrata alcuna protesta, da parte dei lavoratori civili addetti al carico merci del Galilei. Alcuni operatori si sono limitati a segnalare il mancato possesso dei requisiti necessari all’effettuazione del caricamento di materiali speciali, manifestando la necessità di specifiche autorizzazioni. A seguito di detta segnalazione, i materiali sono stati regolarmente caricati, da altro personale, sul velivolo". Quanto ai materiali in questione, il Covi precisa che "essi sono parte del sostegno militare per l’Ucraina deliberato dal Parlamento italiano e che erano in attesa di essere caricati su un volo civile, abilitato al trasporto di quella tipologia di merci. Nel dettaglio: un B-737 cargo - non certo classificato come volo contenente ‘aiuti umanitari’ - appartenente a una compagnia aerea autorizzata dalla Nato a trasporti di tal genere. L’attività è avvenuta in una piazzola di parcheggio civile dell’aeroporto militare Galilei, anziché, come avviene usualmente, all’interno dei parcheggi aeroportuali militari, per l’eccezionale attività di trasporto richiesta dalla situazione in atto".