"Spiaggia della Lecciona invasa dai rifiuti e l’ente Parco non se ne prende cura"

Negli anni '60 nasceva la "Trash Art" per dare nuova vita ai rifiuti. Oggi, a Torre del Lago, la spiaggia della Lecciona è invasa dai rifiuti, denuncia Italia Nostra Versilia. Urgono provvedimenti per proteggere l'ambiente.

"Spiaggia della Lecciona invasa dai rifiuti e l’ente  Parco non se ne prende cura"

Negli anni '60 nasceva la "Trash Art" per dare nuova vita ai rifiuti. Oggi, a Torre del Lago, la spiaggia della Lecciona è invasa dai rifiuti, denuncia Italia Nostra Versilia. Urgono provvedimenti per proteggere l'ambiente.

Erano gli anni ’60, e, già, si vedevano cumuli di plastica, tappi di bottiglia, corde, vetri e pezzi di stoffa in giro per il mondo. Ma erano “accumulazioni“, “assemblaggi“ di materiali e rifiuti che, già, negli anni ’60, venivano utilizzati dagli artisti delle avanguardie, dal “Nuovo realismo“ fino ad arrivare alla più contemporanea “trash art“. per dare una nuova vita, e una nuova coscienza civile e sociale, a quegli scarti di una società sempre più consumistica e incivilizzata. Ed è un cumulo, di rifiuti e scarti, in un altro tipo, però, di “spettacolo“, quello a cui si assiste una volta sbucati a Torre del Lago, proprio al termine della passerella che parte dalla Lecciona e arriva di fronte alla discoteca Bocacica, in una distesa di spazzatura abbandonata sulla spiaggia, che nulla ha a che fare con la “Trash Art“, il “Nuovo Realismo“ degli anni ’60, gli accumuli di rifiuti artistici alla Michelangelo Pistoletto ma che, anzi, sembra tornare indietro a passo veloce in un percorso ambientale, ed ecologico, non solo nell’arte, ma anche nella società.

Descrivendo, piuttosto, una triste realtà, con una fotografia come quella di un luogo nella macchia Lucchese del parco regionale, protetto, e tutelato da norme italiane ed europee, che riversa invece sempre di più nell’indifferenza totale, di chi, da lì, come turisti, cittadini e passanti, passeggia, siede e abbandona, con disinteresse, oggetti e rifiuti. In un’incuranza e indifferenza, denunciata da Italia Nostra Versilia, che sembra però comprendere anche chi, di quel parco e quella spiaggia protetta, dovrebbe occuparsene, proteggendolo e prendendosene cura.

"Non possiamo accettare che per tutta l’estate, la Lecciona venga riempita di rifiuti nell’indifferenza dei dirigenti del parco di San Rossore e con mancanza di controlli", scrivono, per l’appunto, i rappresentanti dell’associazione ambientalista sui loro canali social, denunciando una situazione che va avanti sin dall’inizio della stagione e che comprende non solo la Lecciona, ma gran parte del territorio naturale del territorio, senza un evidente piano operativo per sopperire ai problemi e ai disagi ambientali sempre più pressanti. "Devono essere presi urgentemente dei provvedimenti - continua Italia Nostra - Uno di questi potrebbe essere l’istituzione del numero chiuso doi accessi, nel periodo estivo, per limitare l’afflusso incontrollato di persone". E chissà, magari servirebbe davvero, per rendere davvero un’opera d’arte quella che, per sua natura, lo sarebbe già.