STEFANIA TAVELLA
Cronaca

Spray urticante: è boom: "Lo chiedono le ragazze"

La farmacia del Carmine: "In un mese le stesse vendite di un anno intero"

Indaimo (. Pardini per Valtriani

Indaimo (. Pardini per Valtriani

di Stefania Tavella

E’ boom di vendite di spray al peperoncino dopo gli episodi di "needle spiking" dello scorso weekend che hanno portato a una psicosi collettiva soprattutto tra le giovani donne. Le ultime aggressioni con siringa che si sono verificate il 18 e 19 gennaio in piena ‘zona rossa’, rispettivamente sul cavalcavia di San Giusto e sul viale Bonaini, ai danni di due ragazze hanno, infatti, alzato la soglia d’allarme in città innescando una vera e propria corsa all’acquisto di strumenti di autodifesa. Primo fra tutti lo spray urticante che nell’ultimo periodo ha registrato un’impennata delle vendite nelle farmacie del centro, indice della preoccupazione crescente per il cosiddetto fenomeno delle ‘iniezioni selvagge’ che sembra colpire soprattutto le donne. E ad acquistare lo spray, infatti, secondo quanto riportato da alcune farmacie del centro città, sarebbero state principalmente ragazze, corse ai ripari a fronte degli ultimi avvenimenti.

"Nel solo mese di gennaio - spiega Maria Concetta Indaimo della Farmacia del Carmine in Corso Italia - abbiamo registrato una vera e propria impennata nelle vendite di spray al peperoncino, al punto che secondo le nostre stime c’è stata una crescita del 300%". Dati che rivelano, incontrovertibilmente, lo stato di allarme che si è diffuso in città dopo le ultime aggressioni. "In pratica, in soli trenta giorni - continua Indaimo - abbiamo già coperto la stessa quantità di prodotto che si vendeva abitualmente nell’arco di un intero anno". Peraltro, non è la prima volta che la farmacia ha visto un aumento della richiesta dello spray al peperoncino, tra i più comuni strumenti di autodifesa. "Secondo i nostri dati - aggiunge la farmacista - un incremento si era registrato già tra novembre e dicembre dello scorso anno, ma dopo questi ultimi casi c’è stata un’impennata". Il primo episodio di needle spiking si era verificato già a settembre, sul lungarno Buozzi ai danni di una giovane studentessa punta con una siringa sulla natica da un uomo che si era poi rapidamente allontanato. A distanza di mesi, è di nuovo scoppiato l’allarme e cresce, intanto, il timore di future emulazioni. "Quello che riscontriamo - conclude la farmacista - è che se aumenta la richiesta di un prodotto del genere è perché cresce anche la percezione di insicurezza e pericolo in città".