Flash mob davanti agli uffici dell’Agenzia delle entrate, ieri in Galleria Gerace, per le partite Iva aderenti a Opi, il movimento nazionale esterno alle tradizionali associazioni di categoria che difende professionisti, artigiani e commercianti e che nella provincia pisana è coordinato da Michele Paolicchi. Al presidio per chiedere l’azzeramento delle tasse per tutto il 2020 ha partecipato anche la pratese Simona Casadei, coordinatrice regionale di Opi. Alessia Leone è una libera professionista nel settore turistico: "Lavoro principalmente con gli stranieri, soprattutto francesi, con i quali organizzo soggiorni a Pisa e in Toscana e ho deciso di aderire a questa iniziativa perché nonostante per me questo sia stato un anno completamente perso dal punto di vista del fatturato, lo Stato mi chiede il pagamento delle imposte e l’anticipo del prossimo anno. Così è impossibile andare avanti". Anche Flavio Baldi, assicuratore di Santa Croce sull’Arno avverte: "Di questo passo artigiani, professionisti e piccoli imprenditori saranno le vittime di questa situazione anche quando il Covid sarà finito e a cascata ne risentiranno i loro dipendenti che saranno licenziati appena sarà tolto il blocco dei licenziamenti".
Amelia Recha, gestisce una pizzeria nel centro di Pisa insieme al compagno: "Ci sono state imposte le chiusure e l’asporto non basta neppure a ripagare le spese dei consumi energetici e delle tasse: altro che ristori, dovevano azzerare l’anno fiscale, solo così avremmo potuto sperare di ripartire". "Abbiamo manifestato qui – conclude Paolicchi – perché l’Agenzia delle entrate è il simbolo di un sistema che ci sta uccidendo. Anziché azzerare le tasse, nelle prossime settimane partiranno altre cartelle e pignoramenti che daranno il colpo di grazia a centinaia di partite Iva pisane".