STEFANIA TAVELLA
Cronaca

Stasera alle 20.30 all'Arsenale sarà proiettato "Il leone del deserto" del 1981

La proiezione sarà introdotta da Renata Pepicelli, docente di Storia dei Paesi islamici, per portare l'attenzione sulle responsabilità del nostro paese durante il periodo di occupazione coloniale in Libia. La pellicola non è mai stata proiettata nelle sale cinematografiche italiane,

La locandina cinematografica della pellicola

La locandina cinematografica della pellicola

Pisa, 21 ottobre 2024 - Stasera alle 20.30 al Cinema Arsenale sarà proiettato "Il leone del deserto", del 1981, di Mustafa Akkad, con Anthony Quinn, Irene Papas e Oliver Reed (173’, v.o. sub ita), basato sulla vita del condottiero senussita Omar al-Mukhtar, alla guida della lotta contro l’occupazione coloniale italiana in Libia.

La proiezione sarà preceduta da un intervento introduttivo di Renata Pepicelli, docente di Storia dei Paesi islamici al Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere.

La pellicola non è mai stata proiettata nelle sale cinematografiche italiane, perché ritenuta dal governo “lesiva dell’onore dell’esercito”, che all’epoca ne bloccò la distribuzione.

Nel 1987 la Digos ne impedì la proiezione a Trento durante un meeting pacifista. Una censura, ha scritto il maggiore storico del colonialismo italiano, Angelo del Boca, che “si inserisce in una più vasta e subdola campagna di mistificazione e disinformazione, che tende a conservare della nostra recente storia coloniale una visione romantica, mitica, radiosa. Cioè falsa”.

L’evento è promosso nell’ambito delle iniziative per l’istituzione della Giornata della Memoria per le vittime del colonialismo italiano, e vuole portare l’attenzione sulle responsabilità del nostro paese durante il periodo di occupazione coloniale in Libia, Corno d’Africa e Balcani.

L’evento è organizzato da Un Ponte Per in collaborazione con Anpi, Rete Yekatit 12-19 febbraio, Wilpf Italia e con il patrocinio della Biblioteca Franco Serantini e l’Associazione di Cooperazione Nord-Sud “Il Chicco di Senape”.