
Le complesse condizioni in cui si trova adesso la Stazione Marconi a Coltano
Obiettivo riqualificare il borgo rurale della città. Senza tradirne la vocazione storica, ma inserendolo a pieno titolo nei nuovi percorsi del turismo naturalista che rappresenta un segmento in costante crescita nell’offerta turistica dei territori. Il masterplan di Coltano serve a questo. E la partecipazione al bando della presidenza del consiglio è solo una delle tre "gambe" di questo progetto. Le altre due sono quella della messa a frutto dei 7 milioni di euro promessi dal Governo come opere compensative per il territorio per la realizzazione della base militare a San Piero e il coinvolgimento di soggetti privati per la riqualificazione di ulteriori edifici di proprietà privata nell’ambito di un partenariato pubblico e privato. Il bersaglio grosso, ovviamente, è il recupero della stazione Marconi e delle stalle del Buiontalenti. Edifici per i quali sono pronti i sette milioni di euro promessi dal Governo per le compensazioni. Soldi che potrebbero arrivare sul territorio già nei prossimi mesi, ha assicurato il sindaco Michele Conti, "e che contribuiranno a imboccare definitivamente la strade del recupero complessivo del borgo di Coltano, salvaguardandone la vocazione agricola per coniugarla a uno sviluppo sostenibile e moderno". In attesa del finanziamento per le opere di compensazione previste dal progetto della base dei carabinieri che riguarderà il recupero della Stazione radio di Guglielmo Marconi di proprietà demaniale e delle Stalle del Buontalenti di proprietà regionale, ha sottolineato Conti, "puntiamo adesso a dare avvio a una riqualificazione del grande patrimonio immobiliare di proprietà pubblica che caratterizza Coltano: un patrimonio attualmente non utilizzato e in stato di abbandono, che rappresenta un pezzo importante della storia del nostro territorio, su cui stiamo cercando di intervenire utilizzando fondi pubblici e lavorando a forme di collaborazione pubblico-privato per la valorizzazione del territorio e delle sue potenzialità in ambito ricettivo, con interlocutori interessati allo sviluppo dell’area".
L’obiettivo, ambizioso, sul quale sta già lavorando sotto traccia Palazzo Gambacorti è che il masterplan proceda tutto più o meno alla stessa velocità: "Noi - ha concluso Conti - siamo pronti con il nostro progetto, ma non ci dimentichiamo degli altri". L’impressione è che il 2025 possa davvero essere l’anno della rinascita per il borgo rurale pisano.
Gab. Mas.