ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Stazione Zona Rossa per "illegalità diffusa". La decisione del Coisp e lo scontro politico

L’intero quartiere per due mesi sarà sorvegliato speciale. Esultano il sindaco, la Lega, Confcommercio. Auletta: "Demagogia e repressione".

Il controllo di un. giovane extracomunitario in zona Stazione (Foto Del Punta/Valtriani)

Il controllo di un. giovane extracomunitario in zona Stazione (Foto Del Punta/Valtriani)

È stata istituita la "zona rossa" per due mesi nell’area adiacente alla stazione di Pisa. La decisione è giunta al termine dell’ultima riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, su istanza del sindaco Michele Conti.

A renderlo noto è stata la stessa prefettura, precisando che lo scalo pisano "è la seconda stazione della Toscana per numero di presenze, registrando un transito stimato di circa 20 milioni di viaggiatori all’anno, concentrati principalmente tra le ore 7 e le ore 18".

La "zona rossa" avrà una durata di due mesi a partire dalla sua emanazione e identifica un’area urbana ad alto rischio di illegalità diffusa, dove, in presenza di comportamenti aggressivi, minacciosi o molesti, sarà possibile vietare lo stazionamento e disporre l’allontanamento dei soggetti già segnalati all’autorità giudiziaria.

Le vie interessate dal provvedimento sono piazza della Stazione, via Mascagni, via Puccini, viale Bonaini e viale Gramsci.

"È stato valutato – prosegue la nota della prefettura – che quest’area necessiti di maggiori misure preventive. Inoltre, l’introduzione della ‘zona rossa’ segue le misure già attuate, sotto il coordinamento della prefettura, con operazioni ad alto impatto eseguite dalle forze di polizia e il presidio del contingente dell’esercito ‘Strade sicure’. Questi sforzi si affiancano alle opere di riqualificazione realizzate dal Comune, inclusi il potenziamento dell’illuminazione e della videosorveglianza".

A esprimere soddisfazione è il primo cittadino Michele Conti. "Con l’istituzione della zona rossa – ha spiegato – sarà possibile vietare lo stazionamento e allontanare chiunque manifesti comportamenti aggressivi, minacciosi o molesti, così come soggetti con precedenti penali. Nelle grandi città dove è stato sperimentato, ha permesso in pochi mesi di individuare e allontanare centinaia di soggetti destinatari di provvedimenti".

A intestarsi il merito dell’iniziativa, invece, è il deputato leghista Edoardo Ziello, che rivendica il provvedimento come "una proposta avanzata dalla Lega per mio tramite – scrive il deputato del Carroccio –. È una soluzione che facilita l’intervento delle forze dell’ordine". Ziello, inoltre, spera che questa sia allargata ad altre zone della città. "Io ne avrei aggiunte altre, come in piazza Dante – continua – ma guardo al bicchiere mezzo pieno. Purtroppo, a causa del Pd e della sinistra, che per molti anni hanno accolto chiunque, quell’area è diventata un ritrovo di teppaglia".

Plaude all’iniziativa anche il segretario provinciale della Lega e capogruppo in consiglio comunale a Pisa, Giovanni Pasqualino, che accoglie il provvedimento come "un passo significativo per garantire maggiore sicurezza".

Dello stesso avviso è anche Confcommercio, che definisce la misura, "adeguata e necessaria per rispondere all’annosa questione della sicurezza nell’area della stazione" commenta il direttore dell’associazione di categoria, Federico Pieragnoli, che però esprime amarezza per aver appreso la notizia da canali diversi, "vista la forte collaborazione con la Prefettura".

Contrario su tutta la linea alla decisione, invece, Ciccio Auletta, capogruppo di Diritti in Comune, che avvia la polemica: "Si tratta di un’ulteriore arma che questa destra mette in gioco per aumentare l’esclusione sociale e la repressione – spiega il consigliere –. È una scelta demagogica, fatta con politiche repressive ed emarginatrici, sotto la promessa del securitarismo fatta per nascondere le responsabilità della giunta per i mancati interventi di riqualificazione urbana e sociale".

Enrico Mattia Del Punta