
Passi avanti decisivi per il nuovo ospedale a Cisanello con l’inizio dei lavori. Regalerà alla città anche un polmone verde di oltre dieci ettari.
di Gabriele Masiero
"Il 23 aprile sarà il giorno della posa della prima pietra del nuovo ospedale della Stella Maris, a Cisanello. Una svolta determinante per la nostra capacità accoglienza, ma anche per la città". Lo ha annunciato il presidente della Fondazione Stella Maris, Giuliano Maffei, a margine della presentazione del progetto "Impara l’arte e non metterla da parte". Da quel momento scatterà ufficialmente il cronoprogramma per la costruzione del nuovo presidio sanitario. "Le previsioni - ha aggiunto Maffei - dei nostri progettisti parlano di 33 mesi entro i quali sarà ultimata la realizzazione, con la conseguente messa in opera, del nuovo ospedale, ma è chiaro che quando si parla di edilizia bisogna incrociare le dita e sperare che non si verifichino eventuali intoppi oggi non prevedibili". Il cantiere vero e proprio, del resto, è stato aperto il 5 febbraio con l’avvio delle opere propedeutiche, mentre la data del 23 aprile suggella l’inizio della costruzione vera e proprio del nuovo edificio.
La previsione dunque è che l’ospedale aprirà le porte ai suoi pazienti nel 2028. Il nuovo complesso ospedaliero, che avrà una superficie complessiva di 12 mila metri quadrati, e sarà improntato alla sostenibilità e inserito all’interno di uno spazio verde e dialogherà in modo armonico con il futuro parco pubblico adiacente. Secondo il progetto, l’area verde potrà essere utilizzata sia dai bambini in cura presso l’ospedale, ma anche, attraverso l’utilizzo di un pass, dalle famiglie pisane con figli svantaggiati o disabili affinché possano fruirne per il tempo libero. Il resto della grande area a verde di via Bargagna, per una superficie complessiva di circa 10 ettari, sarà invece parco urbano aperto a tutta la cittadinanza. Lo studio estremamente accurato dell’area di intervento, si legge nel sito dedicato (www.nuovastellamaris.it), "e la nuova sagomatura del terreno, anche in base alle evenienze di piogge eccezionali garantirà la più elevata sicurezza idraulica dell’edificio".
Inoltre, la centrale di produzione ad acqua del riscaldamento e condizionamento è stata sviluppata per avere la massima efficienza energetica coniugata con la massima semplicità di conduzione e manutenzione. Un sistema ibrido di produzione energetica, fornirà l’energia termica e frigorifera. Così, le richieste di calore nel periodo invernale saranno soddisfatte da caldaie e pompa di calore, mentre le richieste di freddo nel periodo estivo saranno soddisfatte da pompa di calore e gruppi frigo. L’illuminazione sarà con apparecchi a Led, coadiuvati da sistemi di controllo della luminosità naturale, in modo tale da garantire il massimo risparmio energetico. L’edificio sarà dunque automatizzato raggiungendo la classe di efficienza massima, con funzioni specifiche per la gestione centralizzata e coordinata dei singoli impianti.
Sarà poi realizzato un completo sistema di monitoraggio dell’energia e il consumo elettrico sarà controllato da vari dispositivi lungo tutto il sistema di distribuzione elettrica. Sarà infine messo in funzione un generatore di energia elettrica da fonte fotovoltaica, installato sulla copertura, per una produzione attesa di energia pari a circa 200.000 kWh/anno.