REDAZIONE PISA

Studenti imbianchini : "Così recuperano lezioni"

La decisione del collegio dei docenti per rientrare nei 200 giorni obbligatori. Il preside Maurizio Berni: "Ripulite così scritte sessiste, abiliste e le svastiche".

Un momento dell’attività che si è svolta in classe

Un momento dell’attività che si è svolta in classe

Imbianchini per due giorni, per pulire un bene di tutti, le aule che sono state riempite di scritte durante le occuazioni di dicembre. Succede all’istituto Santoni di Pisa dove gli studenti con "mascherine, solventi e raschietto si sono riappropriati dei propri spazi", commenta il preside Maurizio Berni. Un’esperienza che replicheranno a febbraio. Le prime due giornate di pulizia delle aule e dei corridoi dalle scritte "si sono svolte nel pomeriggio (tre classi per ciascuno) il 21 e 23 gennaio nella soddisfazione generale". "Un’attività didattica che si è tenuta in sicurezza", precisa. "I primi giorni dopo l’occupazione, è stata data precedenza al rientro delle prime e delle quinte. E così 13 classi hanno perso 6 giorni di scuola, scendendo sotto (a 199) i 200 giorni che costituiscono il minimo per la validità dell’anno scolastico. Il collegio dei docenti ha deciso, in accordo col consiglio di istituto, di trasformare il ponte di carnevale, che sarebbe stato cancellato per recuperare il giorno mancante, in due pomeriggi di pulizie, per ognuna delle classi interessate", racconta ancora il dirigente scolastico. "Le classi dei geometri faranno una tinteggiatura che riprenda i colori originali (blu e arancione) delle pareti imbrattate. I pomeriggi riprenderanno dopo gli scrutini, e già un’altra classe, che non ha alcun obbligo di recuperare, vuole partecipare, come a una festa (quella della riappropriazione dei propri spazi di vita scolastica e sociale) da cui nessuno vuole essere escluso".

Commenta il professor Berni, che ha pulito insieme agli altri: "Mi ha colpito l’entusiasmo e soprattutto l’energia con cui i ragazzi e le ragazze hanno voluto rendere dignitosi i loro spazi di vita quotidiana. Si sono accaniti a cancellare le svastiche, le scritte sessiste e abiliste, insistendo con l’olio di gomito laddove non si riusciva con i solventi". Si replica il 4 febbraio, dopo gli scrutini. "Gli studenti si sono ritrovati tutti insieme indistintamente perché non si tratta di un’attività di riparazione a carico dei colpevoli ma di recupero". Colpevoli che nel frattempo sono stati individuati, per loro è scattata la sospensione. "Quasi per tutti, una sospensione con obbligo di frequenza scolastica, alcuni faranno poi attività benefica in associazioni volontariato e che aiutano persone in difficoltà".

Antonia Casini