REDAZIONE PISA

Successo internazionale per otto studenti di Fisica della Scuola Normale

Le due squadre di normalisti hanno trionfato nella finale di Plancks 2023, evento organizzato dall’Associazione Internazionale di Studenti di Fisica giunto alla decima edizione

Gli studenti della Normale che hanno trionfato

Gli studenti della Normale che hanno trionfato

Pisa, 23 maggio 2023 – Due squadre di allievi della Scuola Normale Superiore sono risultate prima e seconda nella gara mondiale per giovani studenti di fisica che si è svolta all’interno di Plancks 2023, evento che quest’anno si è tenuto a Milano dal 12 al 16 maggio scorsi. Studenti universitari non ancora in possesso della laurea magistrale si sono sfidati per risolvere problemi in varie branche della fisica, in una competizione che ha visto partecipare le migliori formazioni di Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Danimarca, Polonia, Messico, Bahrain, Honduras, Georgia e di altre nazioni per un totale di 28 paesi, 48 squadre e quasi 200 ragazzi e ragazze coinvolti.

I due team italiani al primo e secondo posto sono composti da Mattia Arundine, Daniele Pavarini, Antonio Matteri, Francesco Debortoli (primi classificati) e da Antonio Lombardi, Riccardo Castellano, Martino Barbieri e Luca Milanese (secondi classificati): tutti allievi del corso ordinario di fisica alla Scuola Normale di Pisa, provenienti fa varie parti d’Italia. Terzo posto a una squadra mista di studenti della Constructor University di Brema e dell’École normale supérieure di Parigi. Ha partecipato all’evento il premio Nobel 2019 per la Fisica, Didier Queloz.

Plancks (Physics League Across Numerous Countries for Kick-ass Students) è una delle iniziative principali dell’Associazione Internazionale degli Studenti di Fisica (Aisf). Alcuni tra i migliori ragazzi e ragazze che stanno affrontando corsi universitari di fisica di tutto il mondo, spesso vincitori di concorsi nazionali, competono in squadre di 3 o 4 studenti per risolvere problemi molto complicati di fisica in un numero limitato di ore. Durante le presentazioni di Plancks si tengono conferenze, visite a laboratori e workshop: i giovani hanno così la possibilità di allacciare nuovi contatti personali e accademici, scoprire le frontiere della ricerca scientifica, oltre che di divertirsi durante i momenti di socializzazione. L’evento clou è rappresentato dalla competizione internazionale: i team, tutti con un nome di gara prescelto (i primi classificati si sono chiamati “Gli Hartreetici”, i secondi “I Timpanari” mentre il team franco-tedesco giunto terzo era “The Absolute Zeros”), hanno avuto 4 ore di tempo per risolvere un set di 10 problemi.

Quest’anno si trattava della decima edizione dei Plancks. La gara si è svolta domenica 14 maggio presso il Dipartimento di Fisica dell’Università Statale di Milano (i cui studenti costituivano il comitato organizzatore), mentre seminari, guest lectures, visite a laboratori si sono tenuti in centri di ricerca di enti statali e aziende private sul territorio di Milano per tutto l’arco della manifestazione. Fin dalla prima edizione, tenutasi a Utrecht nel 2014, Plancks è stata riconosciuta da tutto il mondo accademico come una fondamentale occasione di dialogo tra studenti, ricercatori e professori. A testimonianza di ciò, tante sono state le guest lectures tenute da illustri scienziati del calibro di Stephen Hawking e da molti premi Nobel per la fisica, come Reinhard Genzel.