Sugli spalti solo applausi. Ai Passi il calcio è gentile

Esordio a Pisa della partita applaudita domenica alle 11: si ’sfidano’ gli under 14 del Porta a Lucca 1979 contro il Madonna dell’Acqua. E i genitori... muti.

Sugli spalti solo applausi. Ai Passi il calcio è gentile

Sugli spalti solo applausi. Ai Passi il calcio è gentile

Dopo le prime quattro riuscitissime gare de "La partita applaudita" in provincia di Firenze, tocca a Pisa vivere per la prima volta una partita di settore giovanile all’insegna degli applausi. Domenica 14 alle 11, presso il campo sportivo "I Passi", si affrontano nella partita di campionato G.S, Under 14, il Porta a Lucca 1970 e l’ Asd Madonna Dell’ Acqua. Saranno le due storiche società della provincia di Pisa, ma soprattutto i loro genitori e il pubblico sugli spalti, a giocarsi a Pisa la prima "partita applaudita". L’idea è quella di far giocare le partite davanti al consueto pubblico di genitori, parenti ed amici che possono però esprimere le loro emozioni solo ed esclusivamente con l’applauso. L’intento è quello di sensibilizzare tutti i partecipanti, in particolare gli spettatori, a vivere la gara sportivamente garantendo un sostegno ed un tifo caloroso e sano che abbia come unico scopo quello di sostenere i propri atleti. Il Comitato regionale toscano L.n.d., il Settore giovanile e Scolastico regionale, il Comitato regionale arbitri della Toscana, l’Associazione italiana allenatori di calcio, l’associazione "Calcio Fair Play Toscana", in collaborazione con la rivista "Calciopiù", sono tra gli organizzatori. Massimiliano Romano cofondatore e consigliere di CalcioFairPlay Toscana, dichiara: "Dopo il battesimo a Firenze, il progetto della Partita Applaudita, ideato e pensato da CalcioFairPlay Toscana, sbarca anche a Pisa. Ricalca un po’ il "Respec silent weekend" varato dalla federazione inglese, dove, in sintesi, pubblico, genitori e addetti ai lavori presenti alla gara non possono parlare e discutere quando i bambini giocano e devono restare in silenzio. Possono però applaudire ed esprimere parole d’incoraggiamento. E’ una sorta di provocazione, volta a farci riflettere sul fatto che gli impianti sportivi dovrebbero essere luoghi di festa, condivisione, divertimento e non, come accade spesso (anche recentemente), salire agli onori della cronaca per fatti di violenza che coinvolge tutti, dai genitori ai misters, dai ragazzi agli arbitri sino ai dirigenti. E’ un progetto che si accompagna ed affianca anche la recentissima presentazione di un altro documento redatto da CalcioFairPlay Toscana, "Cari genitori", che è una sorta di lettera aperta, di confronto e di richiesta di collaborazione alle famiglie".

Carlo Venturini