ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Sul piede di guerra. Espropri ai manufatti. I balneari si mobilitano: "Basta immobilismo"

La sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea preoccupa. Fontani (Sib Confcommercio): "Convocata per giovedì un’assemblea". Confersercenti all’attacco: "E’ necessario fare una norma... contraria".

Sul piede di guerra. Espropri ai manufatti. I balneari si mobilitano: "Basta immobilismo"

Sul piede di guerra. Espropri ai manufatti. I balneari si mobilitano: "Basta immobilismo"

I manufatti degli stabilimenti balneari? A fine concessione vanno al demanio, senza indennizzi. È una doccia fredda la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea, che si va ad aggiungere al lungo e tortuoso iter giudiziario scaturito dalla direttiva Bolkestein. La legge di cui l’Italia è in infrazione e che obbliga gli Stati membri, in nome della concorrenza di mercato, a liberalizzare le spiagge pubbliche, che sono così divenute passibili di affidamento in concessione con gare pubbliche aperte a tutti gli operatori europei. La decisione della Corte di giustizia arriva dopo un contenzioso decennale tra un bagno di Castiglioncello e il comune di Rosignano e non piace ai proprietari degli stabilimenti, che hanno sempre chiesto quantomeno un indennizzo per quanto investito negli anni. "Le elezioni passano, ma i problemi restano – commenta il presidente del Sib Confcommercio Pisa Fabrizo Fontani -. A più di un mese dall’ultima tornata elettorale la politica continua ad essere assente ingiustificata sul tema delle concessioni, nessuno che dal Governo si prenda la responsabilità di far uscire le nostre aziende da quel limbo pluridecennale chiamato Bolkestein. Ma il tempo è già scaduto e abbiamo bisogno di risposte".

I balneari annunciano dunque una mobilitazione, ma soprattutto nell’assemblea nazionale del Sib indetta per giovedì 18 luglio "valuteremo e decideremo le azioni politiche e sindacali da mettere in atto per rompere questo insensato immobilismo" continua Fontani.

La questione appare però molto più complessa, e va "letta bene la sentenza - spiega Gianluca Tiozzo, presidente Fiba Pisa di Confesercenti Pisa -, è ovvio che non ci piace e avremmo preferito che dicesse altro". Infatti, secondo la Corte, la norma italiana (l’articolo 49 del Codice della navigazione) secondo cui le strutture costruite sulle spiagge sono acquisite a titolo gratuito dallo Stato a termine di una concessione non costituisce una restrizione alla libertà di stabilimento. Tradotto: L’esproprio senza indennizzo è legittimo e la norma non è in conflitto con le regole comunitarie.

"Ma stabilisce anche – prosegue ancora Tiozzo -, che una norma che dicesse l’opposto probabilmente sarebbe ugualmente conforme. Ed è proprio quello che da tempo ormai stanno invocando tutti i balneari italiani che sono stanchi di vedere colmato l’attuale vuoto normativo sempre con sentenze e mai con una riforma organica, come da tempo promesso da tutti i governi".