Incuriositi dalla storia del conte Ugolino ci siamo messi alla ricerca di informazioni che ci hanno fatto conoscere meglio alcuni luoghi della nostra città. La torre dei Gualandi, nobile famiglia pisana, in piazza dei Cavalieri, è anche chiamata Torre della Muda e il nome deriva dal fatto che, in passato, vi venivano rinchiuse le aquile durante il periodo della muta (antico pisano “muda”) delle piume.
La città allevava uno stormo di aquile per dimostrare la sua ricchezza. Ancora oggi l’aquila è presente sullo stemma della Provincia. In quella torre nel 1288 furono imprigionati e lasciati morire di fame il conte, i suoi figli, Gaddo e Uguccione, e i suoi nipoti Nino e Anselmuccio, e nell’Inferno Ugolino dice: “la qual per me ha ‘l titol de la fame”. Nel 2016, sul Lungarno Galilei, nei giardini della sede del Consorzio di bonifica Basso Valdarno, è stato scoperto dove sorgeva l’abitazione del conte, che dopo la sua morte fu abbattuta: sul terreno fu sparso del sale perché fosse proibita la costruzione di qualsiasi edificio sulle proprietà della sua famiglia. Avete mai sentito dire che il ponte di Mezzo è detto il ponte del conte Ugolino? Neanche noi, ma alcuni siti riportano tale notizia.