ENRICO MATTIA DELPUNTA
Cronaca

Pisa, stangata suolo pubblico e ‘spariscono’ i tavolini. "Si riprendono gli aiuti che ci hanno dato finora"

Viaggio nel quadrilatero della ’movida’, dove anche in pieno giorno i locali hanno ridotto gli spazi all’aperto. E il malumore si fa largo

Piazza delle Vettovaglie: si sono già ridotti i tavolini (Foto Del Punta/Valtriani)

Pisa, 24 novembre 2023 – La notizia dell’aumento del suolo pubblico non va giù ai commercianti del centro storico. Anche a Pisa, infatti, l’inflazione si è fatta sentire e ha spinto l’amministrazione comunale a correre ai ripari e a cercare di mantenere il bilancio complessivamente sano, ricorrendo però, a un innalzamento delle aliquote di alcuni tributi.

Tra questi anche il costo di concessione del suolo pubblico che vedrà un incremento del 16%. L’aumento è contenuto nella proposta del bilancio di previsione 2024-2026, insieme al Documento Unico di Programmazione. Lo schema, inviato all’organo di Revisione, sarà sottoposto al vaglio della Commissione comunale bilancio prima di approdare al Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva, come da consuetudine, prima di Natale. "Siamo sconcertati – dice Ilaria Cardini, titolare dell’Osteria da Fermento in piazza delle Vettovaglie -. Già abbiamo dovuto aumentare i prezzi, come tutti, a causa dell’incremento dei costi delle materie prime.

Un aumento del costo del suolo pubblico – aggiunge la ristoratrice -, sarebbe più accettabile a fronte di interventi e regolamenti che rendano Vettovaglie più vivibile anche dal punto di vista estetico e dei servizi, insomma, se paghiamo di più, che almeno ci venga restituito un gioiellino di piazza, come tante altre piazze italiane". Della stessa opinione è Ilaria Pisani, della pasticceria e panificio Pisani che contesta: "Con questo aumento si riprendono gli aiuti che ci erano stati dati durante il periodo della pandemia". Anche Pisani, contesta i servizi della piazza, in particolare la raccolta dei rifiuti "molto spesso i bidoni della spazzatura vengono lasciati davanti ai tavolini dei clienti".

Un tasto dolente quello della spazzatura, che viene ricordato anche da Massimo Natalino, titolare del "Bacco in piazzetta": "La Tari è già altissima, a fronte di un servizio che non è il massimo. Per i costi, invece basta pensare che dalla pandemia ad oggi, ho dovuto incrementare i prezzi già quattro volte". "Se aumentano il suolo pubblico – dice invece Gerardo Torluccio, del Casino dei Nobili -, che almeno venissero previsti altri modi per aiutare gli esercenti, come ad esempio delle agevolazioni, altrimenti – dice Torluccio -, diventa anche per noi insostenibile lavorare".

Enrico Mattia Del Punta