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Operazione dei carabinieri del Nas di Livorno (foto archivio Ansa)
Pisa, 16 febbraio 2025 – È stato, in particolare, con un lavoro a ritroso, sentendo gli stessi utenti relativamente agli accertamenti diagnostici finiti al centro di accertamenti, e su chi li aveva effettivamente eseguiti, che i carabinieri del Nas di Livorno, hanno scoperto un caso di abusivismo sanitario in una casa di cura del Pisano. Un’indagine approfondita e capillare quella dei militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma, all’esito della quale dieci persone, a vario titolo, sono state denunciate per esercizio abusivo della professione sanitaria di medico oculista e altri reati. Denunce che, appunto, sono scattate dopo mesi di lavoro – passando al setaccio testimonianze e documenti, e mettendo sotto la lente il funzionamento della struttura – al termine di un’attività investigativa che ha preso il via nel settembre dello scorso anno e che si inquadra nell’ambito dei controlli del Nas nelle strutture sanitarie.
Fra queste dieci persone ci sarebbero – da quanto abbiamo appreso – anche sei suore. I carabinieri del Nas, da tempo impegnati nella lotta contro l’abusivismo nel settore sanitario, hanno condotto accertamenti – viene spiegato – che hanno portato ad individuare i presunti autori del reato, la cui eventuale responsabilità rispetto alle contestazioni che vengono loro mosse, dovrà essere vagliata nel prosieguo del procedimento giudiziario.
Ma cosa sarebbe successo? L’indagine – secondo quanto emerso – ha svelato che quattro soggetti, privi di alcuna abilitazione, eseguivano esami oculistici strumentali su pazienti ignari all’interno della struttura. Nell’ipotesi investigativa, il tutto sarebbe stato messo in atto con la complicità di sei persone con ruoli di responsabilità all’interno della casa di cura, che, secondo gli inquirenti, avrebbero consapevolmente permesso e agevolato l’attività illecita.
Le accuse contestate nell’inchiesta sono, esercizio abusivo di professione sanitaria, concorso in esercizio abusivo di professione sanitaria e continuazione del reato. Si tratta di reati che mettono a rischio la salute dei cittadini e che minano fiducia nel sistema sanitario. Infatti chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato è punito dal codice penale. L’operazione dei carabinieri del Nas di Livorno si inquadra nell’impegno costante dei militari nella lotta contro l’abusivismo sanitario a tutela della salute pubblica.