
Superenalotto-mania È boom di giocate
Il segreto della fortuna sta nel non volere troppo, né troppo poco, quella stessa fortuna che se vuole sa essere una dea cieca che tira i fili di un gioco che può cambiarti la vita, dando tutto in cambio di poco. La maxi-vincita del superenalotto da 371 milioni vinta da 90 persone, è la più alta nella storia del gioco e, attualmente, anche di tutte le lotterie mondiali. Un’estrazione storica quella della sera del 16 febbraio in cui è stato vinto il ‘6’. La vincita è stata realizzata grazie alla "Bacheca dei sistemi", una sorta di lavagna virtuale in cui i ricevitori si scambiano le giocate sistemistiche, 90 schede da 5 euro ciascuna, e ogni vincitore porta a casa circa 4 milioni di euro. Pisa non è tra le provincie fortunate, ma nelle ricevitorie della città si respira un’aria fortunata o almeno quell’aria frizzante ed euforica, per cui qualcuno ce l’ha fatta anche se "è più probabile che ti colpisca un meteorite" dice qualcuno.
"Di solito, dopo le vincite di jackpots di questa portata i giocatori aumentano – dice Caterina Giannini della tabaccheria in borgo largo – noi non abbiamo mai avuto grosse vincite, ma mi aspetto nei prossimi giorni qualche nuovo cliente, chi non gioca mai e che colpito dalla notizia si vuole levare qualche scrupolo". L’appetito dei milioni in palio colpisce trasversalmente "giovani e anziani, dallo studente al professionista" spiega sempre Giannini. La pensa così anche Carla Grandinetti, della ricevitoria in via San Francesco: "Sono già spuntate facce nuove, anche se paradossalmente ora il jackpot è più basso, ma la notizia della vincita fa da stimolo". "Qua invece giocano solo i fedeli – dice Federico Barzagli della tabaccheria in piazza Cairoli – c’è chi spende fino a 400 euro in una settimana, ma la media rimane bassa, 4 o 5 euro a giocata". Il Superenalotto rimane la Champions League delle lotterie perché "immediato e con alti premi in palio – racconta Laura Cavallini della ricevitoria Di Giuseppe Parenti – al Lotto sono sempre meno a giocarci, quasi tutti anziani". La vecchia lotteria ancorata all’estrazione manuale con l’urna e le 90 palline numerate da estrarre non attira più quanto i numeri digitali che compaiono sullo schermo del telefonino ogni cinque minuti. "Da me giocano per lo più gratta e vinci e il 10 e Lotto". "Ha vinto 10 euro" dice la dipendente a un cliente, "mi dia uno da 5 e due da 3" risponde Claudio (che vuole rimanere anonimo). "Si vince sempre per recuperare – continua lo scommettitore – gioco di tutto, partite, superenalotto, gratta e vinci, ma sempre senza esagerare, piccole cifre, per divertimento e poi non si sa mai".
Enrico Mattia Del Punta