CARLO VENTURINI
Cronaca

"Tagli a Coltano, stop immediato". L’altolà di Italia Nostra al Parco

"Danneggiate querce, siepi di pungitopo e mirto coi tagli scellerati a Coltano. Abbattuti pini di 130 anni e rimangono ancora...

Una catasta di pini tagliati a Coltano

Una catasta di pini tagliati a Coltano

"Danneggiate querce, siepi di pungitopo e mirto coi tagli scellerati a Coltano. Abbattuti pini di 130 anni e rimangono ancora dopo i tagli, rifiuti speciali ed ingombranti. Ed ancora, i guardiparco sono rimasti solo in otto". Interviene così Italia Nostra sez. di Pisa, sui tagli che sono stati fatti "per rinnovamento arboreo" a Coltano, tagli a firma Unipi. Dopo il parziale "mea culpa" della stessa Unipi e del Parco di San Rossore che promette più controlli, da Italia Nostra si fa sapere: "Confermiamo che all’interno di tutte e tre le particelle interessate dalle operazioni, erano e sono ancora presenti numerosi rifiuti, anche speciali e ingombranti. Materiale che andava senza dubbio rimosso completamente prima delle operazioni". Sui tagli denunciati per primi dal Comitato difesa alberi a La Nazione, Italia Nostra aggiunge: "Le operazioni di taglio dei pini hanno comportato notevole impatto su altre alberature presenti, da preservare, e sul sottobosco; in particolare, sono stati danneggiati querce e arbusti pregiati, quali pungitopo e mirto. La ditta che esegue tali lavori non è nuova a pratiche grossolane, inadeguate per territori compresi in un’area protetta, ma continua inspiegabilmente da anni ad essere il principale operatore nel territorio del Parco".

"Ci chiediamo anche perché l’esecuzione stessa dei lavori non è stata oggetto di controlli e verifiche durante le operazioni di taglio? Forse lo stesso personale a disposizione dell’ente Parco scarseggia? Probabile, visto che dal 1992 ad oggi il corpo dei guardiaparco non ha una sola nuova assunzione, pur con un organico inferiore alle otto unità, in costante calo, costituito da 60enni prossimi alla pensione – continua Italia Nostra – Da notare che la particella 76, vista l’età media dei pini (130 anni) e la rinnovazione già presente, poteva essere lasciata ad evoluzione naturale, come elemento importante del paesaggio, vista la maestosità delle piante. Si richiede la sospensione tempestiva delle operazioni di taglio e l’effettuazione di una verifica e rimozione dei rifiuti presenti, con particolare riferimento ai rifiuti pericolosi e ingombranti". Intanto Comitato difesa alberi Pisa assieme alla stessa Italia Nostra, organizza un incontro dal titolo "Amico pino", domani 19 febbraio, alle 17 al Royal Victoria Hotel. Modera Ugo Macchia di Italia Nostra e sarà presente Il professor Fabrizio Cinelli, agronomo, già docente alla Facoltà di Agraria in gestione del verde urbano.

Carlo Venturini