MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

"Tagli a Unipi? Rettore e sinistra strumentalizzano", la posizione di Azione Universitaria

L'associazione studentesca di destra attacca sulla questione dei tagli al fondo di finanziamento ordinario, molto pesanti per l'ateneo pisano.

Il gruppo di Azione Universitaria

Il gruppo di Azione Universitaria

Pisa, 15 novembre 2024 - Azione Universitaria attacca Unipi sulla questione dei tagli al fondo di finanziamento ordinario, che per l'ateneo pisano incidono per 16 milioni e mezzo di euro. Secondo il gruppo studentesco di destra, si tratta di una strumentalizzazione da parte del rettore, Riccardo Zucchi e della sinistra universitaria.

"Nell'ultimo mese - scrive in una nota l'associazione studentesca - abbiamo assistito a una crescita confusa e insistente delle proteste sui presunti tagli del Governo all’Università di Pisa. Il rettore ha persino inviato una lettera di suo pugno a tutti gli studenti, un’azione a nostro avviso inappropriata, poiché sfrutta uno strumento pensato per la didattica e le comunicazioni istituzionali per fini politici. Altrettanto gravi sono le parole di alcuni professori che incitano all’insurrezione, richiamando toni che ricordano gli anni di piombo. Vogliamo davvero richiamare quel periodo?  Azione Universitaria promuove un confronto serio. Per questo motivo, abbiamo deciso di fare chiarezza sulla vicenda, smentendo le fake news diffuse: da un lato, il rettore sta strumentalizzando la questione, mentre dall'altro la sinistra universitaria cerca di trarne vantaggio".

L’associazione studentesca prosegue “Dunque, partiamo da una precisazione fondamentale, che sembra volutamente ignorata dalle parti in causa: i fondi aggiuntivi di cui l’Università di Pisa ha beneficiato, erano stanziamenti straordinari legati all’emergenza Covid, necessari per affrontare le sfide della crisi pandemica. Tuttavia, tali fondi erano temporanei; era quindi inevitabile che, conclusa l’emergenza, si tornasse a livelli pre-pandemici. Inoltre, nel 2023 il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) ha beneficiato di un contributo straordinario dal PNRR, che nel 2024 sarà ridotto. Risulta quindi ovvio che, con la fine dell’emergenza, il budget del MUR si sarebbe ridimensionato. Proprio per compensare la riduzione di tali fondi temporanei, nel 2024 il Fondo di Finanziamento Ordinario ha registrato un incremento delle risorse del 21% rispetto ai livelli pre-Covid del 2019, passando da 7,45 miliardi a oltre 9 miliardi di euro. E, a conferma dell’impegno del MUR nel sostenere l’università pubblica come fulcro dell’offerta formativa italiana, i finanziamenti sono destinati a crescere ulteriormente nel 2025.

Esaminando il bilancio di previsione del 2024 dell’Università di Pisa, emerge chiaramente che esso prevedeva già una perdita di 3.392.641 euro, indipendentemente dai presunti tagli. Piuttosto che incitare gli studenti alla protesta, il rettore farebbe meglio a concentrarsi sulla gestione economica dell’Ateneo. Vale la pena ricordare che il precedente rettore, Mancarella, considerava le condizioni economico-finanziarie dell’Università sufficienti a garantire stabilità nel medio- lungo termine, una situazione che sembra essere venuta meno con il rettore Zucchi. Trovo inopportuno che il Rettore dell'Università di Pisa scelga di utilizzare i canali ufficiali dell’Ateneo per trasmettere messaggi dal chiaro contenuto politico, arrivando a distorcere i dati sui finanziamenti pubblici e diffondendo un senso di allarme ingiustificato tra gli studenti. Sono altrettanto perplesso nel vedere alcuni docenti promuovere la protesta con riferimenti a un passato carico di tensioni, che pensavamo ormai superato. Questo tipo di retorica, oltre a essere anacronistica, rischia di polarizzare inutilmente il dibattito e di creare un clima divisivo. Credo invece che l’Università debba concentrarsi su una gestione equilibrata e responsabile, mettendo al centro gli interessi concreti degli studenti” conclude Nicola D’Ambrosio, Presidente Nazionale di Azione Universitaria.