"Tagliate ore di assistenza. Studenti disabili, è caos"

Riduzione del 50% per il servizio gestito dalla Società della Salute: l’allarme .

"Tagliate ore di assistenza. Studenti disabili, è caos"

Il preside del Santoni Maurizio Berni

"Il taglio delle ore dell’assistenza specialistica causa enormi disagi a centinaia di studenti, docenti e personale oltre a violare un diritto inalienabile sancito dalla Costituzione". C’è preoccupazione tra le scuole di Pisa per la riduzione del 50% delle ore dell’assistenza specialistica, servizio che si occupa della gestione degli studenti disabili, da parte della Società della Salute. "Si tratta di un disagio che colpisce tutti - afferma Maurizio Berni, preside del Santoni -. Avevamo cercato di tamponare la situazione con gli insegnanti di sostegno nella speranza che fosse una situazione transitoria, avendo ricevuto garanzie che il taglio fosse esiguo. Non immaginavamo che delle 366 ore garantite ne sarebbero state tagliate 100 in modo definitivo, che significa non garantire di poter tenere a scuola 89 studenti di cui 42 con disabilità grave. Un’idea - continua Berni - che mi ripugna particolarmente e che viola un diritto costituzionale inalienabile".

Oltre alla difficoltà di mantenere dei giovani a scuola, il preside pone l’accento sui disagi che le 100 ore di assistenza specialistica in meno "corrispondenti al lavoro di 3 assistenti" causano all’istituto. Berni infatti aggiunge che "Se non abbiamo un orario definitivo di tutta l’assistenza specialistica non parte l’orario definitivo dei nostri 75 professori di sostegno, e se loro vanno avanti con l’orario provvisorio impattano su altri aspetti tipo l’assegnazione dell’alternanza alle ore di religione e altri progetti per noi molto importanti. Chi fa questi tagli sconsiderati dovrebbe pensarci".

Immediata la risposta di Cristina Laddaga, direttrice della Società della Salute, che ha spiegato come la situazione dipenda "da una mancanza di fondi con la quale le scuole devono purtroppo fare i conti. Bisogna considerare che nella zona pisana le scuole richiedono numeri di ore più alti rispetto a Valdera e Cuoio per l’assistenza specialistica: noi non vogliamo danneggiare studenti o professori, ma non ci sono soldi. Abbiamo chiesto aiuto - conclude - a Ministero, Regione e Provincia, ma intanto le scuole devono adattarsi". Intanto, il capogruppo di Diritti in Comune Ciccio Auletta ha sottolineato che "da tempo denunciamo una forte mancanza di trasparenza e un totale mancanza di strategia da parte dei Comuni che sono soci della Sds e della Provincia di Pisa, responsabili di aver taciuto sulla portata dei tagli e degli effetti devastanti delle scelte politiche sul sistema. Si faccia subito un piano di rientro, stanziando tutte le risorse necessarie per la riattivazione di tutti i livelli dei servizi".

Mario Ferrari