REDAZIONE PISA

Barbara Capovani, imbrattata con scritte offensive la targa dedicata alla psichiatra uccisa

Pisa, le frasi sono state subito cancellate. Tutta la rabbia di Mazzeo: “Un atto vile e intollerabile”

Barbara Capovani e la targa imbrattata con scritte offensive

Barbara Capovani e la targa imbrattata con scritte offensive

Pisa, 27 novembre 2024 – Inconsapevolezza o, peggio, volontà di offendere la memoria? Ha poca importanza. La mano che ha sfregiato, per fortuna per pochissimo tempo, la targhetta della panchina collocata nell’area verde vicino all’arco di San Zeno in memoria di Barbara Capovani, dimostra nella migliore delle ipotesi profonda ignoranza. E che il lavoro da fare per costruire una società più civile è ancora lungo. Quella targa, infatti, è stata vandalizzata da qualcuno ed è accaduto in questi giorni, proprio lunedì nel giorno in cui in tutto il mondo si scende in piazza per dire no alla violenza sulle donne sono partite le segnalazioni indignate per ripulirla. Su quella targhetta c’è la frase iconica del pensiero di Barbara, la psichiatra uccisa da Gianluca Paul Seung, fuori dal reparto di psichiatria nell’aprile 2023: “Voglio amore”. E quelle due parole sono state il pretesto per deridere, offendere, sfregiare. La panchina rossa è lì a futura memoria dal dicembre dell’anno scorso sulla targhetta dorata sono comparse scritte e simboli. Con un pennarello nero, qualcuno ha voluto lasciare un messaggio ambiguo e offensivo nei confronti della dottoressa brutalmente aggredita e uccisa fuori dal reparto di psichiatria del Santa Chiara dal suo ex paziente Gianluca Paul Seung, condannato all’ergastolo. “Quel dicembre l’hai avuto!!!!” e probabilmente si riferisce all’“amore” citato sulla placca, accanto c’è una freccia che indica la data 16 dicembre 2023, giorno dell’affissione della targa. Inoltre, il nome della psichiatra è stato sottolineato. Per fortuna forte è stata l’indignazione e immediata la ripulitura. Quelle scritte offensive sono state cancellate e la placca dorata riportata all’origine.

Sul caso è intervenuto anche Antonio Mazzeo, presidente del consiglio regionale: “Deturpare la targa dedicata a Barbara Capovani – è il pensiero di Mazzeo – è un atto vile e intollerabile, un’offesa alla memoria di una donna, di un medico, che ha dedicato la sua vita a chi aveva più bisogno. Questo gesto vergognoso, compiuto proprio nella giornata contro la violenza sulle donne, ferisce l’intera comunità. Nessuna meschinità potrà mai cancellare il suo ricordo né sminuire il valore profondo del suo sacrificio”.