GABRIELE MASIERO
Cronaca

Tari a Pisa "È la più alta d’Italia. Famiglie e piccole imprese ancora una volta penalizzate"

Il Pd all’attacco dopo il via libera della maggioranza alla rimodulazione delle tariffe: "Intanto la città è più sporca". Sinistra Unita "Politica iniqua e miope mentre si torna ai cassonetti".

Il Pd all’attacco dopo il via libera della maggioranza alla rimodulazione delle tariffe: "Intanto la città è più sporca". Sinistra Unita "Politica iniqua e miope mentre si torna ai cassonetti".

Il Pd all’attacco dopo il via libera della maggioranza alla rimodulazione delle tariffe: "Intanto la città è più sporca". Sinistra Unita "Politica iniqua e miope mentre si torna ai cassonetti".

Il consiglio comunale ha certificato un triste primato: Pisa avrà la tassa sui rifiuti più alta d’Italia, con una media che sfiora i 600 euro. Una cifra allarmante se confrontata con quella di Bologna, dove si pagano poco più di 200 euro. Un divario che non può essere ignorato e che impone una riflessione politica profonda.

Lo denunciano i consiglieri comunali del Pd, Matteo Trapani, Enrico Bruni e Dalia Ramalli. La città della Torre, attaccano i dem, "e Pistoia, governata da Alessandro Tomasi, candidato FdI alla presidenza della Regione, sono le due città toscane con le tariffe Tari più alte: non è un caso, è frutto di una strategia chiara e condivisa, che passa dalla riduzione della raccolta differenziata, fino al taglio del porta a porta e al disimpegno dagli organi di indirizzo e programmazione, con un conseguente aumento dei rifiuti prodotti, nessun investimento concreto nella lotta all’evasione, affidata a una Sepi sempre più depotenziata e costretta a fare anche da centralino".

Il risultato finale, concludono gli esponenti Pd, "non solo è una città più sporca, ma anche decisamente più cara per le tasche dei cittadini, perché saranno le famiglie e le piccole attività a pagare il costo più alto della mala gestione della destra, con agevolazioni che andranno a interessare categorie scelte arbitrariamente dalla Giunta e non da una dovuta concertazione con le associazioni di categoria e con i sindacati". Duro anche il giudizio di Luigi Sofia di Sinistra Unita "Aumentano i costi del gestore (RetiAmbiente/Geofor) e viene attivato il recupero di oltre 4,8 milioni di euro relativi agli scostamenti del 2023 dovuti all’inflazione, ma chi pagherà davvero questi aumenti sono famiglie, piccoli esercenti, attività locali". E aggiunge: "La Tari non è solo una tassa, è uno strumento di politica ambientale e invece qui manca qualsiasi segnale di transizione ecologica: niente tariffazione puntuale, niente premi per chi differenzia, nessun investimento in riduzione dei rifiuti. Una politica miope e iniqua, mentre l’amministrazione sceglie di ritornare indietro con i cassonetti".

Tuttavia, Sofia si dice soddisfatto dell’approvazione "all’unanimità del nostro ordine del giorno per l’introduzione, dal 2026, di una nuova agevolazione Tari nel regolamento comunale: le famiglie con Isee fino a 25 mila euro e in cui vive una persona con invalidità civile pari o superiore al 75%, o con handicap grave riconosciuto ai sensi della Legge 104, avranno diritto a una riduzione del 35% in bolletta, un piccolo passo di cui siamo fieri".