ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

E’ l’ora dei TartaDog sul litorale. Fiutano nidi in spiaggia delle Caretta Caretta: "Così li proteggiamo" – Il video

Ieri mattina l’esercitazione a Calambrone con Gas e Ira super addestrati. E’ la prima tappa toscana della storica campagna di Legambiente. Domani i dati sulla salute dei nostri mari saranno presentati a Firenze. .

Pisa, 2 luglio 2024 –  Arrivano sul litorale pisano i Tartadog, alleati preziosi nell’attività di salvaguardia delle tartarughe marine Caretta caretta.

VN02CBB_
VN02CBB_

Sono Gas, uno Springer Spaniel inglese di tre anni, guidato dalla sua conduttrice Claudia Colledani, e Ira, una femmina di pastore olandese di sei anni, accompagnata dal conduttore Alberto Zancanaro.

Ieri i due cani, addestratissimi nel fiuto dei nidi di tartaruga, hanno eseguito sulla spiaggia di Calambrone un’esercitazione realizzata nell’ambito del progetto europeo Life Turtlenest, cofinanziato dal programma Life dell’Unione europea. L’attività rientra nella giornata dedicata alla "La biodiversità marina in Toscana: criticità e azioni di tutela" e con la tappa della Goletta Verde in Toscana.

Tartadog a
Tartadog a

"Si tratta di unità cinofile uniche nel loro genere – spiega Serena Donnini, dell’Ente Nazionale Cinofilia Italiana –; le prime nate in Italia e in Europa a livello strutturato, che fiutano e cercano i nidi non visibili delle tartarughe mettendoli in sicurezza. I cani sono stati selezionati dopo un lungo percorso di formazione e sono capaci di individuare i nidi anche a mezzo metro sotto la sabbia".

Durante l’esercitazione è stata simulata con i Tartadog la ricerca di una camera di incubazione di tartaruga marina.

Tartadogs
Tartadogs

Un evento nel primo giorno di tappa toscana della storica campagna di Legambiente dedicata alla tutela del mare e delle sue coste. La scelta della spiaggia di Calambrone non è casuale. Il litorale toscano è diventato un importante areale di nidificazione della Caretta caretta e qui, nel 2017, i volontari del circolo di Pisa hanno trovato il primo nido. Da allora sono state avviate le attività di monitoraggio.

"Alle 5:45 – spiega Yuri Galletti, referente del progetto Life Turtlenest Toscana – ogni mattina, a Calambrone, due gruppi si dirigono verso nord e due verso sud, coprendo l’area per proteggere i nidi e conservare la specie. Questa specie, vulnerabile, è una sentinella dell’ecosistema marino e segnala il buon funzionamento dell’ecosistema stesso, che si sta spostando sempre più a nord a causa del cambiamento climatico".

Quando viene individuato un nido, viene subito messo in sicurezza realizzando una recinzione per proteggerlo durante il periodo di incubazione.

Tartadogs
Tartadogs

"Aspettiamo la schiusa h24 – aggiunge Galletti – che avviene in 2-3 giorni, dopodiché le tartarughe si dirigono verso il mare". Solo nel 2023 la Toscana ha ospitato ben 24 nidi di tartaruga marina, di cui 8 sulla costa tra Pisa, Livorno, Piombino e Grosseto.

"Recentemente – conclude il biologo marino – abbiamo realizzato un protocollo d’intesa (che però il comune di Pisa non ha ancora firmato), che prevede una serie di indicazioni e suggerimenti, ad esempio sull’inquinamento acustico e luminoso che impattano negativamente sulle tartarughe. Abbiamo infatti assistito a casi di tartarughe che si dirigevano verso la strada, attratte dalle luci degli stabilimenti balneari".