Tassa-soggiorno "Conflitto di interessi si dimetta il capogruppo Benedetti"

All’attacco Ciccio Auletta (Diritti in Comune): "Il consigliere della lista Pesciatini è tra i proprietari del Grand Hotel Duomo, ma ha partecipato all’incontro in cui si discuteva la modifica del regolamento".

Tassa-soggiorno "Conflitto di interessi si dimetta il capogruppo Benedetti"

Tassa-soggiorno "Conflitto di interessi si dimetta il capogruppo Benedetti"

di Gabriele Masiero

PISA

"Giorgio Benedetti, eletto con la lista civica Sviluppo e Territorio, si dimetta da consigliere comunale, il sindaco Michele Conti e l’assessore Pesciatini rispondano alla città se l’iter di quella delibera che ha portato all’aumento della tassa di soggiorno è legittima". Lo denuncia il capogruppo di Diritti in Comune, Ciccio Auletta, rivelando che lo scorso 8 novembre il consigliere comunale del centrodestra, e tra i proprietari del Gran Hotel Duomo, ha partecipato come rappresentante degli albergatori a un incontro tra associazioni di categoria e amministrazione comunale (Presenti anche il sindaco e lo stesso Pesciatini) per discutere la modifica del regolamento dell’imposta di soggiorno. "Benedetti - precisa Auletta - che è anche l’avvocato di Confcommercio, ha regolarmente firmato come delegato delle categorie il verbale dell’incontro". Auletta ha annunciato di avere invitato sulla vicenda specifica segnalazione all’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione. Il consigliere ripercorre tutta la vicenda e ricorda "che sia durante l’esame del provvedimento in commissione e durante la seduta consiliare dedicata al Bilancio abbiamo più volte chiesto chiarimenti sul ruolo svolto da Benedetti nell’iter di concertazione fra amministrazione comunale e Federalberghi Confcommercio riguardo le modifiche al Regolamento sull’imposta di soggiorno: in quelle settimane ha avuto evidentemente ruolI diversi indossando alternativamente i panni del rappresentante di categoria e quelli di consigliere comunale votando a favore della delibera che modifica il Regolamento dell’Imposta di soggiorno, frutto del precedente lavoro di concertazione al quale anche lui ha partecipato". Per Auletta "è inammissibile anche solo in termini di opportunità e di rispetto delle funzioni, che un consigliere comunale partecipi a un tavolo di concertazione con il Comune in rappresentanza di una associazione di categoria nella quale riveste un ruolo e al contempo partecipi alla discussione e voti la delibera nella veste di consigliere comunale: svolgendo così sullo stesso atto 2 ruoli che rappresentano interessi e funzioni diverse e non sovrapponibili. Infine Conti e l’assessore Pesciatini chiariscano immediatamente su questa vicenda che apre scenari sempre più inquietanti nella gestione della cosa pubblica, creando un precedente che annulla la distinzione tra interessi privati e interessi pubblici".