Pisa, 19 novembre 2024 – Tasse (Irpef, Imu e imposta di soggiorno e altre) e tariffe invariate con una riduzione delle previsioni di entrata per le alienazioni patrimoniali del Comune (6,3 milioni di euro la previsione d’incasso) e, ha assicurato il sindaco Michele Conti, "la stessa attenzione alla promozione di eventi all’altezza dell’appeal di una città come la nostra e ai servizi sociali rivolti ai nostri concittadini meno fortunati anche per superare nel tempo il meccanismo dei bonus".
La Giunta ha appena approvato la proposta del bilancio di previsione 2025-2027, assieme al Documento unico di programmazione. L’iter della manovra finanziaria approderà in commissione e poi in consiglio comunale a dicembre "per essere approvato definitivamente entro Natale", ha aggiunto Conti, "consentendo di partire con la gestione dell’anno nuovo in maniera piena e operativa. "Vogliamo mantenere - ha spiegato il primo cittadino - la qualità dei servizi, tenendo conto degli aumenti che si registrano in tutti i settori e che investono anche la pubblica amministrazione. Come in passato, anche in questo bilancio non abbiamo aumentato tasse, tariffe e servizi, perché sappiamo quanto siano in difficoltà le famiglie in questo periodo. Invariate le tariffe dei servizi a domanda individuale, come rette dei nidi, servizio mensa e scuolabus, che sono inoltre le più basse della Toscana".
Il bilancio del Comune, però, resta virtuoso: è di oltre 242 milioni con 144 milioni di spesa corrente, mentre quella in conto capitale si attesta a 50 milioni di euro. La previsione della Giunta è di incassare oltre 96 milioni dalle entrate fiscali, mentre sono in calo i trasferimenti statali (7,8 milioni di euro, quasi due in meno all’anno scorso) e con entrate extratributarie pari a 38 milioni di euro.
Restano stabili anche le voci di previsione degli incassi delle multe per le violazioni del codice della strada (9 milioni), mentre per le entrate in conto capitale ci sono quelle da contributi agli investimenti (32 milioni), alienazioni patrimoniali (6,3milioni), altre voci per quasi 10 milioni che complessivamente valgono oltre 48 milioni di euro, cui sono da aggiungere le entrate straordinarie legate al recesso da Interporto (809 mila euro per cui ancora pende un contenzioso in tribunale), a cui aggiungere la previsione da accensione di prestiti pari a ulteriori 4 milioni di euro.
Resta sullo sfondo il nodo della Società della Salute: "Ribadisco la nostra volontà di uscire - ha detto Conti - anche perché il consorzio non riesce a rendicontarci dove finiscono i nostri 7,5 milioni di euro che gli trasferiamo ogni anno. Però rassicuro i pisani: non intendiamo lasciare indietro nessuno, anzi. Il nostro bilancio ci consente di ipotizzare di destinare al sociale anche una quota maggiore di investimenti per assicurare servizi puntuali e cuciti addosso alle esigenze della popolazione pisana".
L’impegno sulle partecipate, ha sottolineato il sindaco, "quindi si sviluppa su due fronti: da una parte cercare di lavorare in prospettiva alla crescita dei grandi eventi, del turismo, in una dimensione di città europea, in modo tale da innescare un sistema virtuoso a livello di sviluppo turistico; dall’altra vogliamo lavorare in maniera più efficace per fornire una risposta concreta a quella fascia di cittadini più deboli, che dopo l’emergenza Covid e l’aumento generalizzato dei costi, continuano ad attraversare una situazione di difficoltà economica". Da qui la chiosa conclusiva sullo stato di salute della Sds: "Anche l’analisi tecnica e amministrativa, comunque indirizzata a un’uscita del Comune dal consorzio ci spinge verso una gestione autonoma dei servizi sociali, comunque in coordinamento con la Asl rispetto alle prestazioni socio sanitarie a forte integrazione".