PISA
Nuovo appuntamento con il teatro contemporaneo sabato 2 novembre alle 21 al Teatro Nuovo di Pisa, piazza della Stazione 16, con uno spettacolo che ha riscosso un grande successo nazionale di pubblico e critica: “I Dialoghi della Vagina” prodotto dalla compagnia Teatro al Femminile, scritto e diretto da Virginia Risso, giovane artista torinese pluripremiata e poliedrica nel panorama teatrale italiano. Sul palco, con l’autrice, Gaia Contrafatto, anche lei collaboratrice storica di Teatro al Femminile. Un evento che fa parte del cartellone della nuova stagione del Teatro Nuovo dal titolo “Rivoluzioni Teatrali” con la direzione artistica di Carlo Scorrano prodotta con il sostegno di Fondazione Pisa, Soci Coop e Unicoop Firenze. Si parla in modo chiaro di sessualità dal punto di vista della donna e sul palco non ci sono tabù che tengono in questa commedia dove l’irresistibile capacità delle due attrici di raccontare e raccontarsi regala allo spettatore una performance esilarante; si ride ma si riflette su una società ancora in larga parte arretrata su questo tema. Parte integrante dell’evento l’interazione e il coinvolgimento del pubblico per abbattere non solo la cosiddetta quarta parete, ma anche inibizioni e luoghi comuni legati all’universo femminile. Lo spettacolo inizia con una serie di definizioni, nomi e nomignoli dell’organo sessuale femminile. Per conoscere bisogna dare un nome alle cose e allora lo sradicamento del “proibito” non può che partire da li. Tra stereotipi, doppi sensi e allusioni le attrici in scena divertono parlando di quanto ancora il corpo femminile subisca ancora il “possesso” da parte di convenzioni sociali. "Porto in scena le parole scomode del sesso – spiega Virginia Risso – ma il linguaggio che utilizziamo si basa su una chiave comica, ironica e autoironica senza mai scadere nel volgare. È assurdo che nel 2024 ci siano ancora tabù inerenti le donne, a noi piace eliminarli tramite la semplicità della parola, per far capire che si tratta di argomenti rilevanti di cui è necessario parlare, informare e formare senza vergogna o timore immotivato, per vivere al meglio il rapporto con se stessi e quindi con gli altri", conclude l’attrice autrice. A fare da sfondo in scena, le opere dell’artista Elena Romanovskaya, pittrice che vive in una piccola cittadina russa, dove la sua arte è vista come oscena e le viene negata la possibilità di esporre i suoi quadri. Durante lo spettacolo previsto un intervento di Ketty De Pasquale presidente della Casa della Donna Pisa.